Chiara Lostaglio
Oltre trecento studenti degli indirizzi Liceali e dell’Ipsia dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Orazio Flacco-Battaglini” di Venosa hanno partecipato nel cinema Lovaglio alla visione del film Familia, vincitore in “Orizzonti” a Venezia lo scorso settembre.

L’occasione è propiziata dall’assemblea d’Istituto degli studenti degli indirizzi di studio precisati, ed hanno collaborato l’Associazione “Libera” con l’esponente del Presidio del Vulture Alto Bradano Salvatore Bochicchio, e per lo Sportello donna “Mariangela Latorre” la psicologa Paola Gammone. L’aspetto critico del film è stato curato da Armando Lostaglio, del CineClub “De Sica” Cinit e aderente a Libera. Il film ha di certo scosso le sensibilità degli studenti scaturite anche dal conseguente dibattito.
Ad introdurlo è stata la voce del protagonista Francesco Di Leva (nel film il padre violento) raggiunto a telefono da Armando Lostaglio, il quale si è compiaciuto per la scelta del film che offre una visione ampia del fenomeno della violenza fra le mura domestiche. E’ dunque il secondo lungometraggio di Francesco Costabile, giovane regista calabrese, alla sua opera seconda con film volutamente disturbante. Si è aggiudicato il primo premio alla Mostra de Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti. Un film drammatico teso ad evidenziare la violenza familiare, cui la cronaca quotidiana ci ragguaglia in maniera che appare persino consuetudine, nefasta. Il film manifesta un clima claustrofobico e cupo, ne riassume le violente espressioni, la sopraffazione di un padre che non sa lenire l’insita brutalità divenuta ormai una patologia.

Ed è persino irritante il film, con violenze riprese in primo piano verso la donna come un rituale senza sbocco, e chiuso nel suo dolore, senza vie d’uscita. Costabile realizza con Familia un thriller carico di tensione che cerca di attenuare con misurati movimenti di macchina, mentre lo spettatore diventare un ospite non gradito della famiglia, la quale vuole invece vivere il proprio dramma in una dignità da disperati, che diventa pubblica solo quando sfocia in tragedia. Una tragedia greca, che da millenni ci manifesta il dolore umano. Questo sa fare il cinema, con registi che sanno girare attori credibili: Francesco Gheghi, Barbara Ronchi, Francesco Di Leva, Marco Cicalese.
Chiara Lostaglio