Armando Lostaglio
Rionero in V. Il 50mo anniversario di Radio Vulture per rivedersi: da dove siamo partiti, in tanti, nel segno del fondatore, Pasquale Sacco, che ci lasciò oltre 3 decenni addietro. E allora una festa, dal 29 giugno al 26 luglio prossimi, fra tavole rotonde e aggregazione, su chi siamo, chi siamo stati, chi saremo.

Una festa di arte – musica cinema sport teatro – con il compito di trasmettere conoscenza, saperi comuni, confronti fra discipline e fra artisti. Linguaggi dissimili, e avanguardia, se possibile. E ha dunque la missione di guardare l’arte con occhi diversi, soffermandosi anche sul ruolo di protagonista che può svolgere una location, un territorio all’interno del quale si svolge il festival, potenziando o addirittura rivitalizzando il linguaggio. Occorre quindi trasmettere entusiasmo, facendo leva sulle corde più profonde e nascoste di ciascuno di noi, partendo dal concetto che
un’opera d’arte è un bene-esperienza, che dovrà essere di dominio pubblico: lo spettatore ha strumenti e necessità di rendere occasione di crescita etica e culturale, sociale ed economica, individuale e collettiva.
Radio Vulture lo aveva nelle sue prerogative mezzo secolo fa, per intuizione di Pasquale Sacco e di quanti ne hanno percorso il tracciato, i suoi fratelli Enrico ed Emilio per primi. Proporre dunque un messaggio etico ed estetico, una propria visione creativa del mondo di cui rende co-protagonista lo spettatore, che è chiamato a rielaborarla mediante il proprio filtro di umanita e di cultura. Pertanto, di fronte ad un’opera, gli effetti intimi e privati fanno da eco a una “paidéia” quale educazione collettiva, che si riverbera nei comportamenti civici.
Questo è anche e soprattutto Politica. Il sapere migliore è quello che sa costruire ponti. Con l’arte del dubbio quale enzima necessario ad alimentare uno spirito critico. Il rispetto del prossimo e della natura come bene più prezioso – e gli scenari offerti dal Vulture sono la prova – in questo tempo così difficile e forse disperato. Infine, la scelta di un buon maestro, insegnante collettivo, con la capacità di imparare anche dagli errori. Sport e visione collettiva quali strumenti di aggregazione e di socialità oltre gli schemi. La capacità di affidarsi alla sensibilità dell’arte e all’utopia senza mai perdere il ruvido profilo della concretezza.
Ore 18,00: Conferenza Stampa e Presentazione del Programma con le testimonianze dei protagonisti;
Ore 19,00: Inaugurazione Mostra Fotografica “I 50 Anni di Radio Vulture”
Ore 21,00: Proiezione Film “Lavorare con lentezza” di Guido Chiesa
Ore 21,00: Concerto con la band Mamma Cannibale
Ore 18,00: Tavola Rotonda su: Giovani, Cultura, Occupazione,
Ore 21,00: Proiezione Documentario “Oltre il Desiderio. Suoni dai Sogni di Periferia”
A cura dell’Associazione Culturale Vulcanica
Ore 22,00: Proiezione Film “Bob Marley – One love” di Reinaldo Marcus
Ore 21,00: Concerto con la Tomas Stawrang Band
Ore 21,00: Concerto con la band Almalatina
Ore 21,00: Proiezione Film “Civil War” di Alex Garland
Ore 21,00: Spettacolo Teatrale “…Te la ricordi Lella” a cura di Gruppo
8, ProLoco Rionero, regia di Lea Di Mauro
Lo Sport in Piazza – Incontri di Pallavolo, a cura dell’Associazione Rionero in Volley
Ore 18,00 – Campetti Villa Catena *
(* In caso di avversità atmosferica gli incontri si terranno al.Palazzetto dello Sport)



