Antonio Giulio Covino
DOLORE E INDIFFERENZA
Fame e sete graffiano l’anima.
Bocche languide e mani tese
implorano sostegno…
Le scodelle restano vuote…
piene di lacrime amare!
Disperati, da lumi a lumicini
in balia della tempesta,
i loro cuori gridano
invocando vie divine.
E quante mamme,
con le guance dilavate
dal pianto muto e durevole,
non stringeranno più i loro figli
al petto che li attese!
Mentre voi, crudi e cinici baroni,
loschi mercanti della morte,
sordi al grido che sale dalle piazze,
sordi al sangue che bagna le bandiere,
lì nelle vostre torri d’avorio,
erette sul pianto d’innocenti,
lì godete, ingordi,
del vostro lauto banchetto infinito.
Oh voce del dolore,
tu che tremi nell’aria
come un triste lamento,
perché i potenti della terra
non ti ascoltano?
Grida più forte finché il cielo non crolli!
Finché il mondo, non si svegli!
Oh tu “ Historia Magistra Vitae”
quanti cattivi discepoli che hai!!
Gaza come Auschwitz:
Tu, Israele, hai perso la”Memoria”.
Tu, che con voce tremante,
promettesti”MAI PIU’”.
Ora sei tu il carnefice spietato
Tu, che conoscesti l’abisso,
ora infliggi
lo stesso dolore?
Vieni dolce zefiro, asciuga ogni lacrima!
Vieni arcobaleno, fatti culla e non tomba,
ferma ogni tempesta
e spalanca le braccia alla quiete!!
27 gennaio 2025
Anton Giulio Covino