Rosanna Viceconti
Il 23 Dicembre, nel pomeriggio, presso il Centro Parrocchiale, di S. Severino Lucano, è stata inaugurata la mostra fotografica dal titolo: “ Il filo di Arianna, sguardi e storie di giovani in cammino”. Hanno lavorato a questa opera, la Cooperativa Sociale Lilliput, che gestisce il Centro del progetto SAI 1458 del piccolo comune e la Cooperativa sociale Be Human.
Presenti all’evento, la Coordinatrice del Centro, Francesca Costanza, Anna Cozzi Educatrice che ha seguito il lavoro, ed un’equipe di operatori. La raccolta di foto prende spunto dal mito del Filo di Arianna che narra di come la principessa cretese Arianna aiutò l’eroe ateniese di cui era perdutamente innamorata, dandogli un gomitolo di filo (spesso rosso) da srotolare durante il percorso, permettendogli di ritrovare la strada dell’uscita per fuggire dal Labirinto, dopo che questi aveva ucciso il mostruoso Minotauro (fratellastro di Arianna). L’espressione “filo di Arianna” è diventata una metafora per indicare una guida, un indizio o una soluzione ingegnosa che aiuti a orientarsi e a trovare una via d’uscita da un problema, un percorso intricato o una situazione difficile. Il labirinto per questi ragazzi è la rappresentazione grafica della vita vissuta in precedenza, prima dell’arrivo in Italia, fatta di momenti difficili in cui trovare la strada per andare avanti è stato veramente complicato. Allo stesso tempo si vuole raccontare la paura di sentirsi intrappolati in un’esistenza in cui la violenza è presente sempre. Per avere un futuro l’unica scelta è lasciare la propria terra. Ci si ritrova così persi, smarriti, come appunto all’interno di un labirinto, esistenziale. Il filo che li ha guidati all’uscita, negli anni, rappresenta la rete, le istituzioni, le persone che hanno incontrato, i luoghi dove hanno vissuto arrivati in Italia ed in particolare San Severino Lucano. Gli ospiti del Centro Sai, gestito dalla Cooperativa Lilliput, che si sono alternati nel tempo, hanno voluto così immortalare alcuni momenti, anche per ringraziare quanti si siano presi cura di loro, lasciando un ricordo dei loro giorni vissuti in questo piccolo paese lucano.
Un cammino che testimonia, come si possano sconfiggere il disorientamento iniziale, la paura per il domani ed uscire da tanta negatività con l’aiuto di chi sta intorno. Nell’istallazione, da notare che le foto, sono legate tra loro con dei fili rossi, riferimento grafico al filo di Arianna. Presenti anche parole chiave che si sono rivelate aiuto fondamentale per questi ragazzi, giorno per giorno e che sono diventate nuovi punti di riferimento per loro. Si tratta di concetti come: bussola, appartenenza, futuro, opportunità, famiglia, integrazione, inclusione, partecipazione. Per festeggiare l’inaugurazione, è stato allestito dagli amici del Centro con la collaborazione degli operatori della Lilliput, un piccolo buffet, con addirittura la torta che ritraeva la locandina della mostra.
Ricordiamo che è possibile ammirare l’esposizione, fino al 6 Gennaio, negli orari di apertura del Centro Parrocchiale. A tal proposito si ringrazia il Sacerdote, Don Antonio Lo Gatto, per aver ospitato questo allestimento fotografico.

