Ernesto Calluori
L’ occasione, per una seria riflessione, ci viene offerta dal Maestro Pasquale Pisani nell’ aver ‘’postato’’ su Internet la reprimenda di Papa Francesco sui preti pedofili, per episodi vergognosi taciuti troppo a lungo dal Vaticano. L’ intervento e’ netto e di condanna rispetto al problema che esiste nonostante la tonaca dinanzi a tanti casi smascherati. Tolleranza zero. Era questa la promessa di Papa Francesco per i prelati che si macchiano di abusi sessuali sui minori. I Vescovi devono esercitare il loro servizio di pastori con somma cura per salvaguardare la protezione dei minori e renderanno conto di questa responsabilità’, ha ammonito di recente. Dopo i mafiosi scomunicati, Francesco ha chiuso le porte ai preti pedofili. Ha chiesto scusa anche per tutte le omissioni di abuso sessuale commessi da membri del clero che rappresentano un culto sacrilego, colpevoli, quindi, i vertici ecclesiastici di non aver risposto in maniera adeguata alle denunce da parte delle vittime degli abusi. Un pensiero gigantesco che rompe con il passato che fa il paio con le responsabilità’ della chiesa cattolica. Il problema ci dice che non ci si può fermare! Cosi come scomunicare i mafiosi non basta se poi la Madonna portata in processione si ferma per inchinarsi al boss del paese, allo stesso modo chiedere perdono per i preti pedofili resta un atto dovuto. Il cancro degli abusi va affrontato con una grande riflessione sull’utilità di una castità che aiuterebbe la Chiesa a diventare più moderna e vicina alle persone con un Vangelo che vive di fronte alla complessità culturale e religiosa della fede.