Il patto del sud: …insieme con Matera

Incontro Perrone-Adduce
Incontro Perrone-Adduce

Piace questo sud che si unisce intorno alla cultura per fare gruppo con l’orgoglio di dimostrare di essere gente diversa.

“lavorare insieme per realizzare una fusione progettuale e organizzativa tra le città di Matera e Lecce”.

Questo il pensiero del Sindaco di Lecce, Paolo Perrone, manifestato al Sindaco di Matera, Salvatore Adduce, in un incontro recente nella città salentina.

Un patto tra gentiluomini che amano il Sud e che non vogliono farsi scappare l’occasione ghiotta di un concreto riscatto.

Un patto siglato per la gente del Sud che deve uscire definitivamente dall’oblio e dalla dimenticanza.

Un patto d’investimento e non più di speculazione.

Un patto per investire sul futuro di un Sud massacrato da politici inermi, parassiti, ipocriti che negli anni hanno succhiato il sangue della gente comune che gli ha creduto sempre e senza avere ripensamenti.

Un patto per togliersi di mezzo l’anacronistico, il pensiero debole, l’idea di chi vuole continuare a tenersi il povero come tale e non farlo diventare vera risorsa non solo economica.

Un patto di cultura, perché solo la cultura fa crescere le generazioni nuove permettendo a essi di restare dove sono nati e non morire alle le delle proprie radici.

Un patto con la cultura perché è questa che crea vere opportunità non solo di lavoro ma anche di visioni nuove e aderenti con il futuro.

Un patto con cui si vogliono coltivare e valorizzare le tradizioni e i valori veri che sono quelli del nostro Sud e della Lucania nella sua interezza.

Un patto tra due sindaci che vuole dare un’alba nuova alle proprie terre, alle proprie genti.

Un patto per dare un nuovo rinascimento ai paesi di questo Sud.

Il primo passo di questo patto sarà una mostra sul Rinascimento che coinvolgere tutte e due le città.

Amici lucani, amici del Sud, amici dei nostri piccoli e stantii paesi v’invito a percorrere questa strada, a dare luce alle nostre buie stanze del quotidiano vivere.

E’ una grande occasione, forse l’ultima, forse l’unica per sbattere la porta definitivamente a un passato e a un presente senza significato, ad aprire una finestra per respirare aria di primavera.

Ci sono nei nostri paesi associazioni che vorrebbero fare cultura, ma tante volte sono ostacolate da invidiosi, gelosi e ipocriti, che sono affetti dal virus dell’ignoranza quella di tenere sotto la loro bacchetta quelli che possono attentare al loro pseudo potere.

Mi viene in mente l’associazione culturale, la Forgia del Sinni, nata a Francavilla Sul Sinni, che mi pare degna di considerazione per almeno due aspetti.

Il primo perché è capeggiata da una donna, Tania Pisani Pezzuto, valida, testarda, ecclettica insomma di valore perché crede che sia necessario andare oltre.

Secondo perché dietro la gastronomia, nasconde bene l’idea di far arrivare a Francavilla in Sinni, aria nuova, gente diversa e preparata per parlare di cosa sta avvenendo al del cosiddetto cespuglio leopardiano.

Come questa tante altre che vivono nella dimenticanza delle nostre terre, bisogna accompagnarle, nel 2019, verso la nostra capitale della cultura.

Come si diceva una volta . L’ora delle decisioni importanti è forse arrivata.

Vi prego non perdiamo questo treno, perché i soldi ti fanno sentire sicuro, ma la conoscenza ti fa sentire felice.

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