Oreste Roberto Lanza
12 FEBBRAIO 1992, 11 DICEMBRE 2014.
Ventidue anni.
Tanti gli anni trascorsi da quell’infausto giorno in cui due carabinieri venivano strappati agli affetti delle rispettive famiglie.
Fortunato Arena e Claudio Pezzuto, ora hanno un presidio a tutela dell’onestà e della giusta convivenza tra uomini e donne.
Giovedi 11dicembre 2014, nella sala consiliare di Battipaglia, alla presenza dell’esponente nazionale di Libera, Don Ciotti, è stato suggellato la nascita di un Presidio per dare voce a chi vuole lottare per una società pulita e libera.
Nata e voluta dai ragazzi dell’Associazione Libera di Battipaglia, in particolare Angelo Mammone un boy scout, Carmine Sica, Alessia Napolitano, Marco Cappetta e Valerio Giampaola
All’incontro erano presenti Riccardo Christian Falcone, esperto di comunicazione che italianizzato e reso più efficace il testo del patto di presidio, Anna Garofalo, referente coordinamento provinciale di Libera Salerno, Fabio Giuliani, referente coordinamento Libera Campania e il capitano dei Carabinieri Giuseppe Costa, comandante della compagnia di Battipaglia.
Poi le mogli dei due carabinieri Arena e Pezzuto che hanno dato vigore e sostanza all’iniziativa per una società libera e pulita.
Una sala piena con oltre 300 persone è rimasta attenta sempre agli interventi dei relatori commovendosi alle parole d’incitamento a lavorare per moralizzare la società espresse dal Don Ciotti.
Stasera, ha concluso Don Ciotti, abbiamo dato una luce di speranza ai Battipagliesi onesti.
Commossa anche Tania Pisani Pezzuto, che ha rinverdito, nel suo intervento, rivolgendosi ai giovani e i ragazzi intervenuti “……voi siete il nostro presente e il nostro futuro .”
E’ evidente che è giunto il tempo in cui bisogna aver ben chiaro la distinzione tra insegnamento e educazione.
“…Insegnare si può fare sfogliando le pagine di un libro, mentre educare all’onesta, alla lealtà, alla stima e il rispetto tra le persone anche di orientamento sociale e politico è cosa diversa, più difficile..”
Di questo Tania Pisana Pezzuto ne è ben consapevole.
Se questa distinzione entrerà nell’animo e nel cuore di ognuno di noi, ha concluso Tania Pisani Pezzuto, come Claudio e Fortunato, non morirà più nessuno.
Come non darle ragione !!!