Giovanni Fortunato
Nel ricordo di Claudio Pezzuto, carabiniere ucciso nel compimento del suo dovere 23 anni fa a Fiano di Pontecagnano, mi è gradito dedicare a Tania Pisani ed Alessio Pezzuto, moglie e figlio dell’eroico carabiniere, una poesia del nostro poeta Gino Costanza che, con un haiku. di stile giapponese, ha scritto:
Non dare peso all’orrido passato/
Per tener viva la memoria,/
Sii sempre incline al perdono./
Il perdono che Tania ha recentemente concesso ai sicari del suo amato consorte, la colloca su un piedistallo di civiltà e di comprensione umana, oltre che di notevole carità cristiana che sicuramente daranno a lei ed al caro figlio Alessio la forza per affrontare il futuro.
In un altro componimento, dello stesso stile haiku, Gino, evocando un verso biblico, così scrive:
S’oscurò il sol/
E la notte tutta adì/
l’alba dorata./
L’ultimo verso è fortemente beneaugurante, perché l’esempio eroico di Claudio Pezzuto e la testimonianza d’amore di Tania e Alessio possano essere un contributo alla riscoperta di quei valori di legalità, di amicizia, di partecipazione, di condivisione che sono e restano i pilastri d’un vivere civile degno di questo nome.