Mario Di Nubila
Giornata memoriale importante quella celebrativa dell’anniversario della proclamazione di Matera a capitale europea della cultura del 2019, con un Consiglio Comunale aperto ad una vasta partecipazione di pubblico, oltre che di rappresentanti istituzionali di vari livelli, di Sindaci di Comuni lucani e pugliesi, di rappresentanti regionali con il Presidente della Giunta Pittella e parlamentari. L’ampia e puntuale relazione del Sindaco De Ruggieri ha focalizzato i tanti problemi aperti, che vanno affrontati con consapevolezza per rendere la prospettiva 2019 occasione di processi di sviluppo per il territorio, che, ampiamente, va oltre i confini di Matera. Richiamo forte, tra gli altri, a strumenti giuridici, che allentino i vincoli di bilancio per il Comune e le opere a sostegno di Matera 2019, investimenti finalizzati a realizzare, o migliorare, infrastrutture viarie e ferroviarie, costituzione di un’area quale zona economica speciale, che sia attrattiva per investimenti, rifinanziamento delle L.771/85, che offra possibilità di interventi conservativi, restaurativi ed

ambientali dei “Sassi”. Capitolo importante è, certamente, quello delle infrastrutture, che possano, finalmente, aprire Matera, e la Basilicata, a collegamenti oggi precari, per non dire assurdi. Si pensi ai collegamenti ferroviari, che per Matera sono inesistenti, con la beffarda, quasi giocosa indicazione, apposta dalle Ferrovie dello Stato, di una stazione, dove il treno non arriverà mai per il motivo, semplicissimo, che mancano le rotaie!! E che dire del collegamento ferroviario Taranto Potenza Salerno Roma da utilizzare con il senso dell’avventura, per le condizioni di assurda precarietà. Apprezziamo anche le varie “lettere” di protesta dell’Assessore regionale Berlinguer alla Dirigenza Trenitalia, che, purtroppo, finora non hanno prodotto qualche miglioramento nel collegamento e nel rispetto – legittima, minimale pretesa dei malcapitati utilizzatori – degli orari programmati, proiettati ad un improbabile “Pendolino” degli anni a venire! Il caso è emblematicamente rappresentativo di quei contratti, che vanno, sul piano giuridico, denunziati per inadempimento con conseguenti effetti, che la legge attribuisce a questo istituto. Non si può ignorare, tra gli altri, l’appassionato appello del Sindaco di Pisticci, perché il “sogno” dell’aeroporto “Mattei” acquisti operatività, in funzione non di un velleitarismo campanilistico, ma quale struttura di collegamento, importante, con l’area jonica, materana e regionale, come sottolineato, con vigore, dal Sindaco De Ruggieri. A tal proposito non posso non ricordare – mi sia consentito – una vicenda del 1989, quando, nella qualità di

Presidente del Consiglio Regionale di Basilicata, convocai e presiedetti una riunione allargata, tecnico-politica, con all’o.d.g. “Aeroporto in Basilicata”. Avendo acquisito la piena disponibilità dell’AGIP, tra la fioritura di tante proposte, evidenziai la eventuale utilizzazione, con gli opportuni e necessari interventi ampliativi della “Pista Mattei”. Tra i “saggi scienziati e soloni” politici e tecnici ci furono, quasi, irrisioni, inopportune, alla proposta, che oggi ritorna di grande attualità e di inverosimile, seppure attuale, interesse! Qualcuno ha scritto che “del senno di poi son piene le fosse”! Nella relazione del Sindaco leggiamo, con evidente apprezzamento, l’apertura e l’invito, senza riserve, a rapporti di collaborazione e di coesione, politica e civile, per affrontare e svolgere percorsi molto impegnativi, che coinvolgeranno non solo la comunità materana, ma l’intera regione e territori limitrofi, i cui sindaci si sono candidati ad una intensa e produttiva collaborazione e, naturalmente, tutte le istituzioni di vari livelli. Matera ed i suoi “Sassi” non saranno più la “vergogna nazionale”, come De Gasperi, nella sua visita nel 1952, con grande amarezza, la definì, con l’ impegno politico di interventi decisivi dello Stato; testimonianza ne fu la prima legge speciale, firmata dallo stesso De Gasperi nel 1954. Da più parti viene sottolineato che con Matera 2019 “possiamo portare il mondo in Italia”, come sta avvenendo con l’Expo! Ma ciò potrà avvenire, certamente, se anche i vari soggetti dello Stato riserveranno a Matera le attenzioni riservate all’Expo! Di certo i finanziamenti destinati all’Expo di 1 miliardo e 300 milioni, di cui 800 milioni di provenienza nazionale non possono essere equiparati ai 28 milioni, in quattro anni, per Matera 2019! Se l’evento è considerato di rilevanza non solo regionale, ma di interesse di tutta l’area del Mezzogiorno e dell’Italia, con proiezioni europee, le prospettive incisive su cui il Sindaco di Matera, con altri soggetti rappresentativi si sono soffermati, non sono perorazioni “al vento”, ma realisticamente devono significare sviluppo, lavoro, investimenti di area vasta. Matera 2019 può diventare, allora, centro di irraggiamento di prospettive per l’intero Mezzogiorno e come tale va considerata e valorizzata.