Rossella Spagnuolo

E’ doveroso, in merito alle questioni che riguardano la comunità di Francavilla in Sinni, addurre considerazioni. Premetto che sono convinta che il Sindaco F. Cupparo, così come sta dimostrando in questi giorni, saprà porre l’ attenzione di chi Amministra come “Un buon padre di famiglia” al Progetto di Costruzione di un Impianto di Recupero Rifiuti (circa 24.000 t/annue) presentato dalla Ageco S.r.l., da implementare nella zona Artigianale del Comune Sinnico. Nel corso della riunione informativa svoltasi il 23 marzo, come apprendo dalla fedele registrazione giornalistica, sono emerse le preoccupazioni dei cittadini, della minoranza e del Sindaco stesso, il quale ha dichiarato che in caso di rilascio della V.I.A. da parte del Dipartimento Ambiente Regionale, nella successiva fase, in sede di Conferenza dei Servizi, chiederà di eliminare dalla scheda tecnica del suddetto progetto tutti i codice CER dei Rifiuti Speciali, lasciando solo i codici inerenti il Recupero di Carta, Plastica, Alluminio, Legno e Ferro, previa condivisione con i cittadini. Auspicando così, l’applicazione del principio di precauzione oltre al rispetto dei diritti sanciti nella Convenzione di Arhus che garantiscono la partecipazione attiva dei cittadini al processo decisionale in materia ambientale, oltre alle regole sulla trasparenza amministrativa. Sono certa che la sensibilità e l’attaccamento al territorio, che ha caratterizzato il mandato legislativo del Sindaco di Francavilla, impegnato anche nel Sociale, con l’attenzione che riserva al mondo dello Sport, ai ragazzi, ai bambini , favorendo la pratica calcistica a tutti i livelli di età, non verrà meno. Più volte ho avuto modo di ascoltare le sue idee volte ad una programmazione futura del territorio che potesse vertere su temi di crescita rassicuranti per l’Hinterland tramite il rafforzamento e la promozione delle nostre peculiarità. Pertanto, in un momento in cui si parla di “Area Interna” che vede Francavilla in Sinni, Comune Candidato Capofila, è quanto mai opportuno evidenziare quanto l’ “INDIRIZZO POLITICO” e la coerenza di intenti e programmazione ad oggi risultino assenti, nell’ottica Unitaria di ciò che un giorno era chiamato “SENISESE” …..”Paesi della Valle del Sinni” (o chiamiamoli come vogliamo…..). Eravamo i Comuni della ex Comunità Montana alto Sinni ora Comunità Montana Lagonegrese Pollino, poi siamo diventati Comuni dell’AREA PROGRAMMA….. senza un programma. Mi pare chiara e tangente l’ “Astrazione del Senisese” , concetto scevro di qualsivoglia indirizzo politico condiviso. Ricordo che sono in atto investimenti che nel loro complesso, tra costi diretti afferenti alle strutture e costi indiretti messi a bando per favorire la nascita di indotto, ammontano a circa Trenta milioni di Euro, il cosiddetto “Progetto Senisese” o ciò che ne resta. La costruzione di un grande Anfiteatro sul Lago Monte Cotugno, il Volo dell’Aquila a San Costantino Albanese , tutto da porre in sinergia, quale volano di sviluppo unico verso il settore turistico – agro alimentare- ambientale, sotto l’occhio vigile del “Parco Nazionale del Pollino”. Il progetto non prevede la costruzione di grandi alberghi bensì la riqualificazione dei centri storici di ogni paese, da riorganizzare come “BORGHI ALBERGHI” poiché una delle criticità che si riscontra è la mancanza di posti letto (soli 350 distribuiti fra 15 comuni). E’ questa la nostra vera emergenza.

E’ superfluo ricordare l’importanza di preservare dall’inquinamento le falde acquifere ai fini della tutela della salute. L’invaso di Monte Cotugno soddisfa le esigenze di apporto di acqua potabile, irrigua e industriale ma, è cosa nota a tutti. Oggi, con la possibilità concreta di inserirsi nel contesto di Matera 2019, dovremmo concentrare le “idee Imprenditoriali” nel rafforzare le infrastrutture locali. Invito i sindaci a riunirsi in conferenza e a dare ai cittadini le giuste e dovute risposte in merito alla questione rifiuti. Progetti comunali che possono inficiare e condizionare l’intera micro economia e assetto socio-strutturale non possono essere lasciati alla singola decisione. E’ ovvio che non si può non discuterne ma è altrettanto vero che alla luce di quanto sopra esposto e in considerazione del fatto che non siamo in emergenza rifiuti ed è in corso di approvazione il Piano Regionale dei Rifiuti, forse è il caso di dire a gran voce che il SENISESE non è l’area adatta ad ospitare impiantistica di trattamento e/o di recupero rifiuti.
Al Sindaco F. Cupparo
Ai Sindaci del Senisese
Al Presidente dell’Area Programma
Al Presidente del Parco Nazionale del Pollino
E p.c. al Presidente della Regione
Agli organi di Stampa
I sordi fanno venire la vista a ciechi poche parole buoni intenditori