USA: Email- gate

Trump-Clinton
Trump-Clinton

A dieci giorni dal voto negli Stati Uniti, l’FBI ha deciso di riaprire le indagini sulle e-mail della Clinton. Una vera bomba gettata dai federali nell’agone della campagna, e che sta permettendo all’imprenditore newyorchese di recuperare continuamente terreno.

Da parte democratica si fa notare che l’indagine in questione non riguarda Hillary, bensì un presunto reato di Weiner, l’ex marito della sua consigliera, accusato di avere mandato messaggi erotici ad una ragazza di 15 anni in North Carolina. Sequestrandogli il computer, gli agenti vi hanno trovato email della moglie, che potrebbero coinvolgere Hillary.
Peccando di arroganza, la Clinton ha cantato vittoria troppo presto, non ha previsto il colpo di coda di Trump, che sta macinando sempre nuovi consensi, andando a pescare nell’elettorato tradizionalmente democratico. E’ il caso di molti latinos, specie fra i cubani esuli che non vedono di buon grado le strizzate d’occhio di Hillary nei confronti del governo dell’isola.

Beatrice Ciminelli
Beatrice Ciminelli

Nel giro di poche settimane anche i media tradizionalmente più vicini ai democratici stanno rivedendo i numeri: l’ex first lady ha perso quasi 10 punti del cospicuo vantaggio, ora ridotto a un risicato punto percentuale, mentre in stati-chiave, come la Florida, Trump è già riuscito nel sorpasso. Pesano, in tal senso, gli indecisi che all’avvicinarsi della tornata elettorale scelgono uno dei due schieramenti e rimangono in genere fedeli al partito qualunque sia il candidato, anche se molti “storici” repubblicani non fanno mistero di non digerire Trump.

Lo scandalo dell’email-gate rischia, però, di avere strascichi anche successivi alla chiusura delle urne. Trump aveva minacciato ricorsi, che diventano sempre più probabili in caso di vittoria della Clinton, perchè sono quasi 20 milioni gli americani che hanno già votato per corrispondenza, all’oscuro delle ultime vicende, per cui il voto ne uscirebbe invalidato. Dall’altra parte, invece, la Clinton può battere ogni record e, oltre a diventare la prima donna presidente, potrebbe anche essere il primo presidente nella storia degli Stati Uniti ad essere eletto mentre è sotto indagine dell’FBI.

 

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