Ermete Nustrini
“Il cavallo è l’unico pezzo del gioco degli scacchi che può scavalcare gli altri”
Nel corso di questa campagna elettorale si è parlato relativamente poco dei giovani, a parte qualche sporadica ipotesi su come potrebbero votare il 4 marzo. Eppure, questo è un elettorato che negli anni avvenire chiederà con forza di avere voce in capitolo focalizzando le proprie energie e la propria attenzione sulle questioni a cui tengono maggiormente. I diritti e l’Europa sono tra queste.
Sembrerebbe, ad una analisi superficiale, che preminente sia la frustrazione per le prospettive lavorative future e che, come conclusione di questa analisi, la loro unica alternativa sia stabilirsi in altri Paese dell’Europa.
Ma, per fortuna, non è così: vogliono e cercano una istruzione di qualità, un mercato del lavoro ragionevolmente prevedibile ed uno Stato attento alle loro esigenze ed alle loro aspirazioni.
Buon esempio è il liceo Manzoni di Milano, una delle scuole incaricate di offrire ai giovani Corsi di alfabetizzazione mediatica. Si rimane colpiti dalla intelligenza ed eloquenza di questi studenti e dalla dedizione con cui i loro insegnanti si sforzano di prepararli a partecipare positivamente alla vita civica.
Saper distinguere i fatti dalla finzione attraverso un serio approccio metodico è la loro base indispensabile per esprimere, domani, un voto informato. Considerando la loro capacità di sfruttare i social media e le altre piattaforme digitali, i giovani hanno tutte le potenzialità per focalizzare e risolvere al meglio le questioni a cui maggiormente tengono.
Anche se queste elezioni potrebbero essere, contro ogni sondaggio, un punto di svolta per il nostro Paese, una risposta ai vari interrogativi sull’economia, sull’immigrazione e sul ruolo dell’Italia in Europa, la vera mossa del cavallo sono le prossime elezioni dove i giovani di oggi sapranno essere pronti per imporre il cambiamento tanto desiderato, avendo acquisito tutti gli strumenti per scavalcare ogni ostacolo per realizzarlo.