Il Mondo sta morendo di obesità. Anche la nostra Basilicata.

-Come sei ben fatto, mi diceva non ti manca nulla- …Quanto sei bello grasso-. L’essere grasso è qui il primo segno della bellezza, come nei paesi d’oriente; forse per raggiungere la grassezza, impossibile ai contadini denutriti, è necessario essere signori e potenti.

Cosi’ scrive Carlo Levi nel suo libro “Cristo si è fermato a Eboli”, riportando le impressioni della Santarcangelese, Giulia, la donna che gli faceva i servizi, quando gli insaponava la schiena e lo aiutava ad asciugarsi. I contadini e la maggior parte della popolazione erano denutriti o quanto meno molto magri. Le cause le possiamo ricercare dalla insufficienza di cibo, dal lavoro manuale e dal continuo spostarsi a piedi. Un pò in tutta Italia e in molte altre parti del mondo le persone vivevano nelle stesse condizioni. Oggi invece l’umanità sta morendo di obesità e la nostra Regione di Basilicata ha il primato in Italia avendo la percentuale più alta di obesi e persone sovrappeso.

Silvio Guindani

L’obesità ha ormai un impatto sulla salute nel mondo più grave di quello di fame e denutrizione. L’organizzazione mondiale della sanità, osservando che le patologie e gli incidenti nel mondo aumentano in maniera esponenziale a causa del troppo peso, ha informato i governi su quali siano le politiche più efficaci per migliorare la salute delle loro popolazioni. Le cause principali di morte nel 2010 sono stati gli infarti e gli ictus; entrambe le patologie legate all’invecchiamento, sedentarietà e dieta troppo ricca. Cosa fare? L’alimentazione eccessiva e sbilanciata provoca obesità e ipertensione. Mangiare di meno, mangiare più frutta e verdura diminuire il consumo di sale e accrescere l’attività fisica aiutano a vivere meglio e più a lungo. I medici di base dovrebbero avere un ruolo preminente in tal senso. La scuola dovrebbe essere al centro della società per avviare i giovani alle attività motorie in sinergia con gli enti locali che devono costruire impianti sportivi accessibili a tutti. I bambini in famiglia dovrebbero giocare liberamente. Devono correre nei prati salire sugli alberi, andare a piedi a scuola. Devono avere le ginocchia sbucciate. Anche gli adulti devono essere più attivi. Usare di meno l’automobile, passeggiare a passo sostenuto almeno 30-40 minuti al giorno. Camminare fa bene al corpo e allo spirito. Chi cammina ha una memoria migliore e vive meglio. E soprattutto sviluppa il pensiero , dà un senso di libertà perché è un’azione lenta e anarchica.

L ‘Università di Tokyo elenca i benefici che possono avere anziani, malati di diabete, cardiopatici o semplicemente persone stressate, se messe in contatto con gli alberi, lo shinrin yo ku (tradotto liberamente con immersione nel bosco): regolarizza il ritmo cardiaco, abbassa la pressione riduce lo stress e potenzia il sistema immunitario. Quindi camminare a contatto con alberi in mezzo alla natura è fondamentale per il nostro benessere. Riprendere la cura degli orti e allevare gli animali da cortile senza usare macchinari meccanici possiamo ricavare enormi benefici per le condizioni di salute. Un ritorno alla zappa e alla falce per tagliare l’erba quindi fa bene. Cosi’ facendo possiamo prevenire e scrollarci il troppo peso da dosso.

PS.Mentre camminiamo, se raccogliamo lungo i sentieri di campagna bottiglie di plastica e di vetro e lattine abbandonate facciamo “stare bene anche l’ambiente”.

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