Mario Di Nubila - già Senatore della Repubblica -
Con vivissimo e profondo cordoglio ci giunge la notizia della perdita di don Antonio Giganti, al quale mi hanno legato sentimenti di stima, di amicizia e di consuetudine di rapporti amicali. Sacerdote, storico, fine intellettuale, esperto di paleografia, docente di Storia medioevale presso l’Università di Bari, ricercatore da “insaziabile” curiosità culturale.
E’ ricordato dal Prof. Francesco Saverio Lioi, tra l’altro, “per la sua capacità di sintesi tra ispirazione cristiana e laicità dell’impegno culturale”. Le sue ricerche e scoperte d’archivio hanno sempre “premiato” la sua capacità di indagine e di lettura di testi storici ed antropologici. Creatore del Museo Diocesano, con relativo catalogo, e sua, tra le altre, di grande importanza è l’opera principe della “Cattedrale di Acerenza nel Medioevo”.
Ha espresso con grande efficacia la sua azione di ricercatore interessante la Valle del Sinni con le ”Pergamene del Monastero di S. Nicola in Valle di Chiaromonte”, testo che gli è valso il “Premio Basilicata”. Con tali ricerche ha individuato ed approfondito le origini storiche e politiche del Comune di Francavilla sul Sinni, che ha celebrato il suo autorevole contributo con il conferimento della cittadinanza onoraria. E la ricerca storica, con la sua prestigiosa autorevolezza, avrebbe dovuto continuare proprio nelle prossime settimane, come suo desiderio, affidatomi appena qualche settimana fa, quando, intanto, si scherniva sul suo stato di salute, per la verità già un po’ precario, che lui affidava al buon Dio!
Giungano dalle colonne di questo giornale ai familiari di don Antonio Giganti, le più sentite condoglianze. A nome mio personale e, pensando di interpretare il diffuso senso di stima della comunità tutta di Francavilla sul Sinni, di cui don Antonio era cittadino onorario, desidero ricordare l’impegno e la passione profusi nella ricerca delle origini storiche del nostro paese. Grazie ai suoi studi ed alle competenze professionali, ha riportato alla luce documenti assai importanti, dandone una lettura scientifica notevole.Ancora qualche mese fa, aveva assicurato la sua disponibilità per il completamento della ricerca che, da oltre trenta anni,aveva portato avanti. R,I,P. caro don Antonio, la terra ti sua lieve.