Flora Febbraio
In questo tempo di dolore e morte per il terribile contagio, pensando a tutte le persone che si trovano nelle trincee ospedaliere in prima linea, medici e infermieri ma anche tutti i collaboratori e, contestualmente, ammalati e loro familiari, sento le loro fragilità e quindi la loro solitudine.

Solitudine
Nel viaggio della vita
Spesso ti ho incontrata
E cucita sulla pelle ti ho sentita
Se i tuoi passi
Inciampano nei miei neppure il mare
mi fa più sognare.
Scacciata, fredda e silenziosa
Ritorni ti accomodi a fianco
E nel subbuglio dell’anima
Cerchi delizia.
Tormento ed insonnia
Afflizione e sconcerto
Intemperanza ed eccessi
Colorano il cielo.
Ti impossessi del tempo
E irrequieta risposte tu vuoi.
Al passo o al galoppo
Sgambetti furente.
Con te si fanno i conti
Nell’alfa e nell’omega.