on. Peppino Molinari
35 anni fa il 15 giugno 1986 veniva strappato prematuramente alla sua famiglia, alla sua Maratea, a tutta la comunità regionale Fernando Sisinni sindaco dal 1975 al 1986.

Narrare, raccontare significa proprio dare un volto alle persone, una storia agli affetti, fare memoria. Come scriveva Garcia Marquez “la vita non è solo quella che si è vissuta ma anche quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla “.
Ci sono persone che lasciano il segno nelle proprie comunità diventando protagonisti e testimoni di una fase storica e Fernando è stato uno di questi. Uomo del fare ma anche del pensiero e delle idee e ne aveva tante per Maratea. Con lui sindaco nacque il progetto Maratea che dette l’avvio alla valorizzazione turistica della perla del Tirreno.

Attorno a lui è cresciuta una generazione politica (Antonio Brando, Ciccio Gambardella, Francesco Fontana, Eugenio DeRosa, Limongi Pierino, Domenico Fioravante, Gerardo Sarsale, Salvatore Accardi, Tonino Manzella, Biagio Glosa, Salvatore Faraco, Franceschino Schettini, Jose’ Cernicchiaro, Vincenzo Crusca, Antonio Sfara, Biagio Longo e Vito Tedesco) che ha saputo scommettere sullo sviluppo turistico e la crescita dell’intero territorio.

Sisinni era uno dei dirigenti emergenti della Democrazia Cristiana di Basilicata, membro del Comitato Regionale, presidente dell’IBRES, istituto di ricerca che negli anni 70-80 era il regista della programmazione.
Uomo di fede, dai profondi ideali cattolici-democratici era amato dai suoi concittadini e stimato da tutti compreso gli avversari politici per la sua coerenza e la sua grande forza delle idee.

L’ultima volta che vidi Fernando fu a fine maggio 1986 a Roma quando si svolse il XII Congresso Nazionale della Dc. Una mattina con Paolo Continanza, dirigente IBRES, lo andammo a trovare al Policlinico di Roma dove era ricoverato e lo trovammo stremato dalla malattia, amorevolmente accudito dalla moglie, ma sereno e come sempre sorridente parlammo dell’incontro che ogni anno a giugno la classe dirigente della Dc faceva a Maratea per discutere e risolvere i problemi dell’imminente stagione turistica.

Penso che sia bello dedicare a Fernando la citazione di Pavese con cui si conclude il film di Pupi Avati “Lui mi parla ancora” “L’uomo mortale non ha che questo di immortale: il ricordo che porta e il ricordo che lascia. ”Fernando ha lasciato in tutti noi, nella sua famiglia un grande ed indelebile ricordo.
Foto di Biagio Calderano