Armando Lostaglio
A Matera il 7 luglio scorso la Rete degli Studenti Medi Basilicata ha sfilato e cantato per invocare sostegno al ddl presentato da Alessandro Zan, deputato dem e relatore contro l’omotransfobia.

Esattamente, il ddl tratta delle Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità. I ragazzi di Matera lo hanno messo in luce, con colori e danze e dichiarazioni pubbliche, per una nuova presa di coscienza collettiva.
“Non ci toglierete la libertà di essere ciò che siamo”
questo è lo slogan che li accompagna. Senza paura e senza imbarazzo, uno dopo l’altro si sono raccontati ai loro coetanei, hanno raccontato le loro storie e la loro conquistata libertà e l’hanno fatto a viso aperto, a cuore aperto. Vicini a loro anche molte famiglie.
Loro l’hanno chiamato Pride, ma è comunque Orgoglio, quello che spinge una ragazza a prendere il microfono e a raccontarsi in mezzo ad una gremita piazza, con i propri genitori ed amici.

Nel condividere le iniziative a favore di quanti si battono per diritti ed egualitarismo, contro bacchettoni e servi di partito, i giovani di Matera si affiancano ai vari idoli del momento che sposano tali cause: Fedez, Greta Thunberg, Måneskin, Malala, emblemi (talvolta discussi) di un rinnovato senso di rispetto verso gli altri. I giovani dell’arcobaleno multicolore fanno propri i semi generazionali che combattono atteggiamenti retrivi.