Giuseppe Guarino uno dei padri costituenti della Regione Basilicata

Il 27 luglio 2011 moriva il prof. Giuseppe Guarino, uomo di scuola, docente e preside dell’ITI di Potenza, autore di numerosi libri, colto, onesto sempre coerente alla sua forte personalità.

Giuseppe Guarino ad una manifestazione politica

Guarino era diretto, non le mandava a dire, ironico raccontava aneddoti ed episodi della sua vita. Dal 1970 al 1985 fu eletto Consigliere Regionale, padre costituente della regione e primo Assessore alla Cultura e Formazione Professionale della giunta Verrastro.

Dal 1980 al 1985 fu Presidente del Consiglio Regionale e da coordinatore delle presidenze dei Consigli Regionali ha rilanciato in Italia il regionalismo in un momento di difficoltà e dato autorevolezza e prestigio a quello della Basilicata, raccogliendo unanimi apprezzamenti.

Dotato di una grande fede religiosa è stato un animatore prima e poi Priore della Congrega religiosa di Santa Lucia di Portasalza, quartiere popolare di Potenza.

Giuseppe Guarino e Romualdo Coviello

Entrò da giovanissimo nella Dc e costituì e diresse il movimento studenti medi democristiano fondando il Circolo “Dionigi Lauria“. Nel partito dove ha fatto parte del Comitato Provinciale per molti anni ha sempre tenuta una posizione libera, autonoma dalle componenti esistenti fondando prima il gruppo dei “Democristiani autonomi in Basilicata“ e poi Carta 90.

Rivendicò con forza all’interno della Dc un’azione di rinnovamento che doveva partire da nuovi contenuti e nuove idee superando vecchie logiche di gestione.

Fu uno dei primi lucani ad essere convinto europeista e già nel 48 creò la Gioventù Federalista Europea ed il Movimento Federalista di cui divenne presidente e promosse moltissimi convegni regionali, nazionali, internazionali e seminari di studi con il prof. Gilio nelle scuole per parlare di Europa ai giovani.

Non meno intensa fu la sua attività nel sindacato, contribuì alla nascita della gioventù aclista nella provincia di Potenza ed al sindacato CISL dei docenti. Da consigliere prima e poi da presidente insieme a Nino Calice furono i primi a porre la questione dei lucani all’estero, a costruire la prima rete dei lucani nei paesi d’Europa e dell’America centrale e latina dove erano tanti i lucani emigrati ai primi anni del secolo scorso.

Creò la prima consulta dei lucani all’estero di cui divenne presidente e soprattutto iniziò un intenso scambio culturale e sociale fatto di incontri e visite favorendo la nascita del senso di appartenenza e l’orgoglio di essere lucani anche stando lontano dalla Basilicata.

Quando non fu più consigliere costituì l’associazione tra gli ex consiglieri di cui divenne presidente, un patrimonio umano e di esperienza che non va dispersa. Peppotto, come preferiva farsi chiamare, fu un visionario della politica, un anticipatore e precursore di idee che guardava lontano.

Quando lasciò la politica attiva a metà degli anni 80 rientrò a scuola ad insegnare matematica e fisica ai suoi alunni ai quali fu sempre legato. I democristiani di Basilicata devono essere orgogliosi di aver avuto tra i protagonisti della loro storia uno come Peppotto Guarino per quello che ha costruito, insegnato e lasciato alla comunità regionale.

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