Comunicato Stampa
Se è vero che la lingua rispecchia il pensiero e la cultura dei parlanti, la denigrazione sessista, tutt’oggi dilagante, rivela la persistenza di una gerarchia di rapporti tra donne e uomini di stampo patriarcale e oppressivo.
L’espressione usata dal Consigliere regionale Rocco Leone nei confronti della Assessora alle Infrastrutture e Mobilità, socia della FIDAPA BPW Italy Sezione di Lavello, Donatella Merra, durante il voto per il rinnovo dell’Ufficio della Presidenza del Consiglio Regionale della Basilicata, è solo l’ultima conferma che le percezioni sessiste del ruolo delle donne nella società continuano a costituire uno degli ostacoli principali ad una maggiore rappresentanza femminile negli organi politici.
Nel linguaggio utilizzato si riconoscono tutti i fondamenti di un atteggiamento sessista e discriminatorio che, in quanto utilizzato da un componente del Consiglio regionale, porta a riflettere sul valore che i ruoli istituzionali meritano rispetto alla imperante cultura sessista e discriminatoria che la Fidapa intende fronteggiare e combattere in ogni forma senza mai arretrare, nemmeno a episodi che appaiono “ridicoli e volgari” se riferiti alla persona che li ha commessi.
In questo caso la gravità deriva dalla derisione e oltraggio in cui sono cadute le Istituzioni Regionali nella loro assise di maggiore rappresentanza politica e della pochezza espressa da un rappresentante con la complicità degli altri presenti, che non hanno pensato di dissociarsi pubblicamente condannando l’accaduto.
Non è la prima volta che le donne che fanno politica sono aggredite verbalmente, insultate o denigrate con epiteti volgari e sessisti. A loro, in quanto donne, ancora non è riconosciuta la dignità di una piena cittadinanza, tantomeno del ruolo istituzionale che ricoprono.
La FIDAPA BPW Italy Distretto Sud Est, da sempre lontana da partiti e gruppi politici di qualsiasi natura, non può esimersi dallo stigmatizzare il comportamento del Consigliere Leone quale triste pratica di una certa mascolinità, abituata a misurare il valore di una donna in base alla sua “moralità” sessuale.
Un atto di violenza verbale e psicologica inaccettabile!
L’esercizio di una sottomissione ragionata a favore di una rigida ed asimmetrica divisione dei ruoli non più tollerabile.
Un “colpo basso” sferrato per stendere l’avversario pur senza avere nulla a che fare con la materia del contendere, peraltro in una sede in cui la democrazia dovrebbe regnare sovrana. Una deriva incivile che la FIDAPA BPW Italy continuerà a combattere parlandone e parlandone ancora, mobilitandosi e schierandosi a favore di qualsiasi iniziativa, così cruciale per la prevenzione di ogni forma di violenza di genere, che possa formare alla civiltà e rieducare alle relazioni di genere.
La Fidapa Distretto Sud Est, pertanto DENUNCIA la pericolosa reiterazione di azioni violente contro l’inevitabile cambiamento di cui le donne si stanno facendo carico e che merita sostegno incondizionato con un livello di allerta ben superiore e che parte dal linguaggio e comportamento sessista travestito da semplificazioni goliardiche, come l’episodio in seno al Consiglio Regionale della Basilicata.
Come movimento di opinione Fidapa ritiene importante e fondamentale discutere di stereotipi ancora radicati nei contesti istituzionali. Un percorso culturale ancora lungo nonostante i progressi legislativi.
Non si può morire anche di linguaggio!
#noiprotagonistedelfuturo #nonsipuòmorireanchedilinguaggio
Maria Nuccio
Presidente FIDAPA BPW-Italy Distretto Sud Est

