Padre Nostro

I versi del poeta irpino Gabriele De Masi raccolgono la poetica del quotidiano, del vivere al cospetto di una figura imponente che poi, con gli anni, si avvera nel mitigare del tempo, in una tenerezza senza fine. Il rapporto con il genitore ha sempre manifestato una sindrome di gioia e di dolore, nel dissenso degli anni giovanili fra impeti e fughe.
Ma come Telemaco, anche noi vorremmo oggi il ritorno del padre, di un Ulisse che carpisse i misteri dell’esistenza e combattesse sempre dalla parte del figlio…

Padre nostro

Quando ti si indebolì l’udito/
dicesti che non era grave perdita/
non sentir più il mondo di fuori,/
ti comprammo le cuffie per la tivù/
senza più quel volume alto nel palazzo,/
sentivi il vociare dei nipotini, però,/
al minimo trambusto per le scale/
ed essere con le braccia aperte,/
sorridente, sulla porta.

Gabriele De Masi

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