on. Tonio Boccia
POTENZA – La costruzione dell’alleanza di centrosinistra in vista delle prossime elezioni regionali vive momenti decisivi. Ho espresso ad agosto il mio pensiero ma avverto il dovere di insistere. La convocazione della Direzione regionale del PD me ne offre l’occasione.
Per quanto non ne faccia parte, anche perché mi considero piuttosto un ex democristiano di centrosinistra (senza distinzioni) mi pare che offra il momento opportuno. Ritengo che non sia giusto costruire il futuro del Pd passando sulla testa della dirigenza del passato che pure ha grande responsabilità sulla condizione in cui è ridotto il partito. Tanto meno vale prendersela con questo o quello mettendolo, ingiustamente, alla gogna. Vale per l’amico Salvatore Margiotta e vale per tutti.
Ci sono passato e capisco! È una fase in cui c’è bisogno di tutti. Si tratta di stabilire o accettare ruoli diversi. C’è chi deve essere protagonista della costruzione di una nuova fase del centrosinistra, il cosiddetto campo largo, e e c’è chi ha avuto responsabilità in passato che deve aiutare il nuovo ad esplicarsi. Deve essere chiaro a tutti senza ipocrisie. E ciò è essenziale anche per battere la destra e vedere il centrosinistra nuovo e rinnovato tornare a guidare la Regione. Se non c’è chiarezza dei due ruoli il Pd, ma la cosa riguarda anche le altre forze, esplode e, diviso, perde di funzione e valore.

La Direzione di venerdì prossimo ci dirà se questa sacrosanta verità sarà acclarata. Spero proprio di sì. E non per amore di pace ma perché ritengo che serva un Pd forte ed unito con un Segretario, rafforzato dal voto unanime della Direzione, che stabilizzi l’area del centrosinistra in modo che vinca le prossime elezioni. Anche qui non per chissà quale interesse… ma perché abbiamo tutti assistito negli ultimi 5 anni allo sfascio della Regione per colpa di un centrodestra suddito degli interessi romani ed incapace. Cinque anni di amministrazione sciatta con cambi continui di amministratori e affidata nelle mani di un manipolo di dirigenti venuti da fuori. Un governo regionale che anziché pensare a risolvere in modo strutturale i problemi della gente ha esclusivamente pensato ad accaparrarsi i voti . Tutto qui il mio interesse. Per l’interesse dei lucani. E questo è anche il momento giusto di parlare.
Dalla fine della DC gli appartenenti alle Associazioni del laicato cattolico si sono estraniati dall’impegno politico. Ora hanno deciso di metterci la faccia e scendere in campo anche con una propria lista alle elezioni. Bisogna approfittare di questa circostanza. Portano una ventata di aria nuova. Non contro partiti e movimenti ma insieme con loro per una “Basilicata comune“ a tutti i suoi abitanti. Hanno persino rischiato e messo al servizio del progetto un proprio esponente (Angelo Chiorazzo) per la candidatura a Presidente della Regione, per far nascere una nuova fase della vita regionale.
I leaders delle liste che partecipano al campo largo, oltre e fuori il chiacchiericcio, valutino insieme questa opportunità. È temo di decidere. Ma il momento è singolare anche per un altro motivo. Il movimento Cinquestelle ha messo un tantino da parte la vocazione a lottare da solo e si è dichiarato pronto a concorrere nel centrosinistra per battere la destra ed avviare, insieme agli altri, la nuova stagione. Non è poca cosa! Anche per questo l’occasione non va sciupata. Sono certo che i pentastellati capiranno, tra l’altro, che sarebbe difficile per tutti accettare, in questo momento di avvio di una nuova fase la candidatura a presidente di un esponente di qualsiasi partito. La soluzione migliore, dunque, per questo ma anche per sollecitare l’adesione di un elettorato, come suol dirsi, della società civile, è una candidatura esterna in grado di portarci alla vittoria elettorale.

Ci sono forze e persone, come l’ex Presidente della Regione Marcello Pittella, che insistono giustamente sul fatto che tutti partecipino alle scelte. Hanno ragione. Bisogna evitare che si ripeta quanto accaduto alle ultime elezioni regionali. D’altro canto partecipare per nessuno deve significare imporre. Sono certo che i Leaders della nascente coalizione, in particolare il Segretario del PD, partito al quale è appartenuto Pittella per tanti anni, concorrerà a fare in modo che non ci siano distrazioni….Azione non può che stare nel centrosinistra e bisogna con disponibilità e flessibilità evitare di metterlo di spalle al muro. Non si deve essere cedevoli ma opportunamente ragionevoli. L’alleanza sarà credibile e longeva se tutti decideranno tutto. Insieme. Il centrodestra a Roma non è che stia facendo bene però, fino ad oggi, si riuniscono e trovano le soluzioni per stare insieme. Non ci vuole, poi, molto. Basta essere realisti e ragionevoli ed aver rispetto per l’interesse generale. Ho esposto la mia opinione senza veli. Si può non condividere ma certo non si può dire che non concorra a costruire. A questo proposito so che autorevoli esponenti del centrosinistra, in particolare gli ex Presidenti della Regione Bubbico e De Filippo, l’ex ministro Speranza ed anche numerosi ex parlamentari stanno operando affinché il campo largo comprenda tutte le forze del centrosinistra. Auspico per il bene della Basilicata che questa volta né i politici né gli elettori sbaglino. Altri cinque anni di commissariamento della Regione sarebbero insopportabili!
Tonio Boccia
già Presidente Regione Basilicata