Antonio Fortunato
A Senise convegno sull’acqua della Basilicata e la sua gestione.
Si è svolto ieri, 8 gennaio 2024 nella sala conferenze del Complesso San Francesco di Senise il Convegno sulla gestione delle acque della Basilicata organizzato dal Comitato Acque Lucane, Medinlucania e Italia Nostra sezione del senisese.
Il tema del dibattito è stato l’entrata in vigore dal 1 gennaio di quest’anno della legge 74 del 21 giugno 2023 del governo Meloni che ha portato alla costituzione della Società Acque del sud Spa, in sostituzione degli altri Enti della gestione delle risorse idriche della Basilicata, Puglia e Campania.
Dopo il saluto di rito del sindaco di Senise, Giuseppe Castronuovo, e la relazione introduttiva di Domenico Totaro, presidente della sezione senisese Italia Nostra, Antonio Amatucci, già sindaco del comune di Francavilla in Sinni nel suo intervento ha fatto una chiara, corretta ed esaustiva ricostruzione storica della gestione dell’acqua della diga di monte Cotugno Senise nell’arco dei quarant’anni di vita dell’invaso stesso, ricordando anche gli artefici delle lotte per le famose contropartite del senisese, il compagno Pietro Policicchio e il sindacalista Raffaele Soave. Con molta passione, senso di attaccamento al territorio ha messo in evidenza i limiti della legge sia perchè è stata concepita sulla testa degli interessati e sia per quanto attiene alla costituzione del Consiglio di Amministrazione, la forte presenza dei soggetti privati e la misera quota del 5 % assegnata alle regioni, oltre all’assenza totale dei 20 comuni del progetto speciale Senise e i 5 comuni della val d’Agri. Per inciso noto che solitamente si nasce incendiari e si muore pompieri; invece il mio amico e compaesano Amatucci è nato pompiere ed è diventato incendiario. Molto bene, Antonio !!!
Il presidente mondiale della commissione internazionale irrigazione e drenaggio, Marco Arcieri, ha dato il suo contributo illustrando il problema dell’acqua a livello mondiale. La FAO e l’ONU sono impegnati per ottenere un uso ottimale del bene acqua con il motto della FAO “non lasciare nessuno dietro”.
Il presidente di Flog Coast to Coast, Nicola Mastromarino, ha focalizzato il suo intervento sull’ambito fluviale, sul contratto di fiume e la necessità di tutelare la diga dall’interramento.
Giuseppe De Collanz, presidente della società Acque del sud prima di illustrare la legge 74 istitutiva della società di cui è presidente, ha ricordato brevemente la storia dell’Ente Irrigazione nato nel 1947 con lo scopo di sviluppare l’agricoltura del meridione e provvedere all’atavica carenza di acqua nel periodo estivo. Richiamando il Decreto del Presidente della Repubblica Giovanni Leone con cui veniva definito una volta per tutte il ruolo e le funzioni dell’Ente Irrigazione e la legge del 2011 con cui lo stesso Ente veniva abolito, come Ente inutile, ha informato i presenti che dal 2011 l’Ente è stato commissariato. Dall’ora nessun governo n’è nazionale n’è regionale è mai intervenuto per una ripresa adeguata della gestione delle acque. Anzi, per oltre un ventennio, tutte le strutture che i nostri padri costituenti avevano realizzato non sono state curate con le opportune manutenzioni provocando un danno enorme per le provviste di acque. A questo punto è intervenuto il governo nazionale presieduto dall’on. Meloni con la legge in questione per intervenire con urgenza su tutte le strutture, in primis sulla diga di monte Cotugno i cui lavori partiranno tra qualche mese. Tra gli obiettivi che la società si è prefissa per l’invaso di Senise ci sarà un raddoppio dei metri cubi di acqua raccolta, da 500 milioni a 1 miliardo e poi a 2 miliardi e la conseguente costruzione della doppia canna vale a dire costruire un’altra conduttura che porta l’acqua nel metapontino e nella Puglia. Il presidente ha preso solenni impegni di rimediare a qualche lacuna della legge proponendo un azionariato diffuso e un coinvolgimento dei comuni che danno e ricevono l’acqua nelle decisioni che riguardano i territori in questione.
I sindaci dei comuni di Senise e di Spinoso, dopo una breve cronistoria delle due dighe quella di monte Cotugno e del Pertusillo, hanno chiesto con molta determinazione di poter partecipare ai tavoli decisionali e di avere adeguate compensazioni ambientali.
La Presidente f.f. del Parco nazionale del Pollino, Valentina Viola, si è dichiarata favorevole a sostenere le comunità interessate per poter contare e partecipare attivamente alle decisioni e a provvedere alla tutela dell’ambiente da qualsiasi altro sfruttamento che va contro le norme del Parco medesimo. Vedi pannelli solari sulla diga.
Hanno preso la parola anche i consiglieri regionali Merra e Coviello sostenendo la necessità della legge istitutiva della società delle Acque. Si è notata l’assenza dei consiglieri degli altri gruppi presenti in consiglio regionale. Il segretario della CGIL Basilicata invece ha messo in luce i limiti della suddetta legge.
Le conclusioni, affidate a Dino Nicolia, presidente di Medinlucania hanno messo in evidenza tutti gli interventi in maniera sintetica e chiara. “Generalia non sunt diffamatorio”.
Il convegno è stato seguito con molta attenzione da un folto pubblico certamente ben addetto ai lavori, ma, ahimè mancavano i contadini e i braccianti. Solamente la voce di Marco Falcone, uno dei pochi contadini presenti si è fatta sentire “abusivamente” accusando tutti i sindaci presenti di non essere dalla parte dei più deboli nella lotta per l’abolizione delle tasse da pagare al Consorzio di Bonifica.
Ritengo che il convegno sia stato molto utile a livello di informazione in quanto molti di noi non conoscevano queste novità legislative. Per quanto riguarda invece della necessità di una siffatta società delle Acque del sud ritengo che la legge possa rimuovere l’immobilismo e il dolce far niente di questo lungo ventennio. Certamente si poteva fare meglio, soprattutto se venivano esclusi i privati dalla gestione privilegiando una maggiore rappresentanza delle regioni e dei comuni del progetto speciale Senise e della val d’Agri.
A volte la delega agli organismi periferici non è sempre vantaggiosa per essere breve faccio qualche esempio. La Regione Basilicata delegò alle Comunità Montane la materia Forestazione. Ebbene, i cantieri Forestali sono una rovina non per gli addetti, i poveri braccianti, ma per la custodia del territorio e la sua sistemazione idro geologica. I cantieri fanno di tutto forchè continuare l’opera che svolgeva egregiamente il Corpo Forestale dello Stato.
Per le compensazioni ambientali dobbiamo vergognarci di come abbiamo speso i famosi 35 milioni di euro del 2004! per l’Arena di Senise sono buttati letteralmente alla diga 5 milioni di euro e oltre perchè a parte l’abbandono, se dovessero raddoppiare la capacità di acqua verrebbe completamente sommersa. Eppoi, ancora vergona vergogna vergogna non abbiamo saputo spendere altri otto milioni di euro di quella somma: sono giacenti presso la regione. I soldi per i nostri territori ci sono, i mezzi di produzione anche e i giovani con la valigia che non è più di cartone vanno via. Anzi li mandiamo via perchè siamo in un letargo perenne. Il convegno può essere un risveglio da questo letargo?
Sono convinto che è troppo tardi. A Francavilla diciamo: “Santa Chiara dopo essere stata derubata ha fatto le porte di ferro”.