Armando Lostaglio
Wonder, significa “meraviglia”, e White Bird è l’uccello bianco che vola ogni volta che “le tenebre occludano la luce”. Il film di Mark Forster è l’adattamento dell’omonimo romanzo pubblicato nel 2012 e scritto da Raquel Jaramillo con lo pseudonimo di R.J. Palacio.
Un film raccontato dalla nonna, una eccellente Helen Mirren, nel suo vissuto di adolescente. E’ la storia di studenti quindicenni che da un giorno all’altro subiranno violenze e mutamenti repentini nella loro vita. Una giovane ragazza ebrea nascosta da un ragazzo e dalla sua famiglia. Una storia fra sentimenti giovanili, bullismo e tenerezza, contro ogni razzismo. Con famiglie ebree e bullismi sempre presenti nel periodo dei bastardi-senza-gloria. Alsazia 1942: l’occupazione nazista è sempre più pressante anche grazie ad uno strisciante collaborazionismo. Mark Forster fa muovere benissimo i suoi personaggi, con tenerezza e commozione: c’è spazio anche per la poesia delle immagini in movimento, il cinema vero ed immaginario. E di contro, un’altra pagina di orrore verso la guerra, contro il nazismo. Una storia che rimane necessaria. Un film che è apologia della gentilezza, per l’inestimabile ricchezza che trasmette: insegna il valore della diversità in quell’epoca dove l’inutilità del male resta palpabile in ogni angolo. Viva l’umanità! rimane l’invocazione indipendentista di una resistenza schiacciata ma viva. Eccellenti le interpretazioni di Ariella Glaser, Orlando Schwerdt e Gillian Anderson. Sarebbe importante presentarlo ai ragazzi del Festival di Giffoni. Intanto continua con grande successo la rassegna del Cinema Lovaglio di Venosa, con la programmazione di tutti i film candidati agli imminenti Oscar. Da sabato in programma il capolavoro La zona d’interesse (The Zone of Interest) scritto e diretto da Jonathan Glazer, presentato in concorso al Festival di Cannes. Il film ci conduce nella “normalità” della vita quotidiana che si svolgeva all’interno delle case intorno al campo di sterminio di Auschwitz.