Bruno Fittipaldi
Negli ultimi decenni, i piccoli centri urbani del Sud Italia, come Francavilla, stanno affrontando una crisi complessa e multifattoriale. Sebbene il nostro paese possa apparire demograficamente più stabile rispetto ad altri, anche qui i segnali di spopolamento sono evidenti e preoccupanti.

Non si tratta solo di un fenomeno di migrazione giovanile. Infatti, lo spopolamento è amplificato da una serie di problematiche economiche e sociali che vanno oltre il semplice abbandono dei giovani in cerca di migliori opportunità. A Francavilla, negli ultimi anni, abbiamo assistito a una trasformazione profonda che ha riguardato non solo la demografia ma anche l’economia locale.
Francavilla, un tempo conosciuta come una vivace cittadina commerciale del Sud Italia, si trova oggi a fronteggiare una crisi profonda che minaccia la sua identità e vitalità. Negli anni passati, il paese era un punto di riferimento per l’attività commerciale, un centro fiorente che contribuiva al benessere economico e sociale della comunità. Tuttavia, oggi, l’assenza di molte attività e il crescente spopolamento stanno mettendo in discussione il futuro di questo storico centro urbano.

Immaginare Francavilla senza le sue tradizionali attività commerciali è un pensiero inquietante. Le botteghe, i negozi e le piccole imprese non sono solo luoghi di commercio, ma rappresentano l’anima stessa del paese. La loro presenza è fondamentale non solo per la vita quotidiana dei residenti, ma anche per l’attrattiva del comune e degli altri enti locali. Senza di esse, il rischio è che il paese perda il suo carattere distintivo e la sua vitalità economica.
Consapevoli di questa realtà, abbiamo deciso di non limitarci a lamentarci, ma di agire concretamente. Recentemente, è stata costituita un’associazione di commercianti con l’intento di riqualificare e rilanciare Francavilla. La nostra missione è quella di riportare il paese ai giorni di gloria, rendendolo di nuovo un centro fiorente e attrattivo, paragonabile alla “piccola Napoli” che era un tempo.
Uno degli aspetti più visibili di questa crisi è il calo delle attività commerciali. La pandemia da Covid-19 ha acuito le difficoltà economiche già esistenti, portando alla chiusura di numerosi negozi e imprese locali. La crisi economica globale ha avuto un impatto devastante sui piccoli centri, dove la concorrenza con i grandi centri urbani e le difficoltà di accesso ai fondi di sostegno hanno contribuito al deterioramento del tessuto commerciale.

La chiusura di negozi e attività non solo riduce le opzioni per i residenti, ma contribuisce anche al sentimento di abbandono e alla percezione di una crisi in corso. Le strade un tempo vivaci diventano silenziose, i luoghi di ritrovo e di socializzazione chiudono i battenti, e con loro, il senso di comunità si affievolisce. Questo fenomeno ha effetti collaterali significativi: meno servizi disponibili, minore attrattività per nuovi abitanti e investitori, e una crescente difficoltà nel mantenere e attrarre giovani e famiglie.

Inoltre, il calo della popolazione e la crisi delle attività commerciali si influenzano reciprocamente. Meno giovani e famiglie significano meno domanda di beni e servizi, il che a sua volta contribuisce alla chiusura di ulteriori attività. Questo circolo vizioso è difficile da interrompere senza interventi mirati e sostanziali.
Per affrontare questa crisi, è essenziale adottare strategie integrate che vadano oltre il semplice supporto ai giovani. È necessario sviluppare politiche economiche e sociali che rinvigoriscano il commercio locale e incentivino l’imprenditorialità. Investire nella riqualificazione urbana, migliorare le infrastrutture e creare opportunità per le imprese locali sono passi fondamentali per stimolare la crescita economica e attrarre nuovi abitanti.

Francavilla e altri piccoli centri hanno bisogno di un sostegno concreto e di una visione strategica che permetta loro di superare le difficoltà attuali e di recuperare il loro ruolo vitale nella regione. Solo con un impegno collettivo e una pianificazione a lungo termine sarà possibile invertire la tendenza e garantire un futuro prospero per queste comunità.