Chiara Lostaglio
Ripartono le Rassegne al Cinema Lovaglio di Venosa 10 ottobre – 8 novembre
Si intitola Visioni introspettive la 163^ Rassegna promossa dal cinema Lovaglio di Venosa, che la signora Lidia porta con costante fedeltà a cospetto del suo pubblico. Si parte con il film di Francesca Comencini che ha chiuso, un mese fa, la 81. Mostra del Cinema di Venezia Il tempo che ci vuole, dedicato al padre, il grande regista Luigi, che nel film ha il corpo e le movenze intime di Fabrizio Gifuni.
Francesca “si porta” sullo schermo, nelle sembianze innocenti e inquiete di Romana Maggiora Vergano, già nel ruolo di Marcella nel fortunato C’ è ancora domani di Paola Cortellesi. La vicenda attraversa con candore e poesia la storia del cinema dagli anni ‘60 del secolo scorso, quelli nei quali il padre Luigi è stato fra i protagonisti con film straordinari, spesso con lo sguardo rivolto ai bambini. E mentre la ragazza viveva gli anni della formazione e quindi della contestazione, fra incomprensioni fra padre e figlia, droghe e gli anni di piombo. Francesca Comencini chiude il film con la canzone Il cuore è uno zingaro di Nicola di Bari, omaggio a quegli anni lontani e un po’, alla sua travagliata carriera di regista. Il film è programmato da giovedì 10 a domenica 13 ottobre prossimi, sabato 12 e domenica 13 spettacolo unico ore 18:00. L’innocenza del giapponese Kore’eda Hirokazu è in programma giovedì 17 e venerdì 18; una storia di adolescenti sul filo dell’amicizia e di verità nascoste. La sceneggiatura conduce lo spettatore su tre strade prospettiche, ciascuna delle quali guida a punti di vista diversi, ma con la ripetuta scena dell’incendio di un condominio come filo rosso tra le divisioni narrative. E rimanda alla lezione del maestro giapponese Kurosawa e al suo capolavoro Leone d’oro a Venezia 1950, Rashomon. L’innocenza è stato premiato lo scorso anno al Festival di Cannes proprio per la sceneggiatura. Il 24 e 25 ottobre al Lovaglio il film di Marco Tullio Giordana La vita accanto tratto dal romanzo di Mariapia Veladiano e riscritto per il cinema con Marco Bellocchio e Gloria Malatesta. Siamo nel Veneto, degli anni ’80; Maria (Valentina Bellé) comunica con gioia al marito Osvaldo (Paolo Pierobon) di essere incinta, ma alla nascita della bambina, Rebecca, si scopre che porta una vistosa macchia rossa sul volto. Incomprensioni ed equivoci alla base del film – uscito in sala ad agosto scorso – che risente della impronta narrativa di Bellocchio. Ancora al cinema Lovaglio (30 e 31 ottobre) un film passato fuori concorso a Venezia a settembre scorso, di un grande regista francese (non solo per i suoi 87 anni): Claude Lelouche, già vincitore dell’Oscar negli anni ’60 per il bellissimo Un uomo e una donna. Si tratta di “Finalement – storia di una tromba che si innamora di un pianoforte” con il quale il maestro francese ci conduce in un mondo sempre più folle: Lino Massaro (è l’attore franco-algerino Mad Merad) decide di lasciarsi tutto alle spalle, ma in fondo comprenderà che tutto quello che ci capita è per il nostro bene. Storia di strada e di narrazione profonda, come nello stile del maestro francese.
Il Maestro che promise il mare diretto da Patricia Font è l’ultimo appuntamento della rassegna al cinema Lovaglio, da mercoledì 6 a giovedì 8 novembre. È tratto da una storia vera, dal ricordo di chi il mare non lo aveva mai visto, ispirato al romanzo di Francesc Escribano Desterrando el silencio: Antoni Benaiges, el maestro que inventó el mar. Siamo nella Spagna del 1935, alla vigilia della guerra civile che condusse alla instaurazione del regime fascista. Il maestro Antoni Benaiges è insegnante nel villaggio di Burgos, territorio interno nel nord del Paese. Qui il giovane maestro instaura un intenso legame con i suoi piccoli allievi, di età compresa tra i sei e i dodici anni, ai quali fa una promessa: portarli a vedere il mare per la prima volta nella loro vita. 75 anni dopo, la nipote di uno di quegli studenti, attraverso i ricordi di coloro che lo hanno conosciuto, tenta di ricostruire la meravigliosa storia nascosta dietro la promessa del maestro fatta di coraggio e passione civile che rischiava di rimanere sepolta dalle ombre della Guerra Civile. Film dai toni fiabeschi e di intensa poetica.