Egidio Giacoia
Latronico, circa cinquemila abitanti, è collocato ai piedi del monte Alpi nel Parco Nazionale del Pollino. Da alcuni anni è gemellata con Saint-Gilles du Gard, paese del sud della Francia, dove è sepolto Sant’Egidio, il Santo che li accomuna con una intensa devozione.

Sant’Egidio Abate è stato un eremita che fondò il monastero in Francia. Fonti storiche non danno notizie certe sulla sua vita. Nacque ad Atene nel 640 circa; attraversò nazioni per giungere in Provenza dove fondò un monastero nei pressi di Arles in cui fu nominato abate.

Qui morì, probabilmente nel 725, e il monastero venne intitolata al suo nome s, in località Saint-Gilles du Gard.

A Latronico il culto di SANT’EGIDIO non sappiamo bene come vi giunse, è molto sentito con un legame che si rafforza sempre più con la manifestazione popolare che si rivela durante i venerdì di marzo.

Stiamo parlando del prodigio della “Santa Manna”, verificatosi all’interno della Basilica pontificia minore a lui dedicata, da un affresco della chiesa, intitolato “la cerva”, che raffigura l’incontro del santo con il re Waba, sovrano d’Africa. Fuoriesce il liquido, simile alle lacrime di un bambino, dalle analisi condotte in laboratorio, di un colore simile a quello dell’ambra.

Nel corso del tempo a questo prodigio è stato assegnato anche un valore superstizioso: se il prodigio non si dovesse verificarsi, Latronico dovrebbe attendersi tempi duri.

Ad agosto, nei giorni della novena, alquanto partecipata dalla popolazione, ci si prepara ai festeggiamenti del 1° settembre con la processione per tutto il paese e con le tradizionali cente, le splendide sculture di candele, una testimonianza della profonda devozione della comunità.

Una comunità dove la religiosità è un sentimento semplice, naturale.
Il pellegrino viene accolto in questa unica piazza centrale (fulcro del paese) dove si avverte l’entusiasmo della festa non ancora molto divulgata ma con l’intento di far conoscere questo piccolo miracolo.

Concetto di fede che può ampliarsi con la volontà che il paese non si spopoli, ma che possa continuare a vivere come comunità attiva sull’intero territorio, con la presenza di giovani motivati. Potrà essere un miracolo auspicabile.

Giunti nella piazza, il pellegrino-turista-visitatore potrà avere la possibilità di visitare la chiesa di SAN NICOLA che precede la chiesa di SANT’EGIDIO risalente al 1200; e la chiesa della MADONNA DELLE GRAZIE con testimonianze fotografiche che dimostrano che era collocata nella stessa piazza che oggi accoglie il pellegrino.

Non da meno si possono visitare anche le chiese di SANT’ANTONIO ABATE, SAN VITO, SAN CATALDO; le chiese della MADONNA ASSUNTA e di SAN GIACOMO in contrada CALDA; la chiese di SANT’ANTONIO DI PADOVA in contrada AGROMONTE MAGNANO questa cappella fu costruita subito dopo il terremoto dell’80; la chiesa della MADONNA DEL PERPETUO SOCCORSO in contrada AGROMONTE MILEO; la chiesa dei briganti in contrada LUCARELLI.
VIVA SANT’ EGIDIO. Un percorso del Sacro, nel segno di un Santo che dalla Francia si gemella spiritualmente con Latronico
EGIDIO GIACOIA
CORSO OMTG DI LATRONICO