Dal Presepe di Greccio a Francavilla: La Tradizione del Presepe Vivente tra Storia, Fede e Comunità

Ispirandosi all’esempio di San Francesco d’Assisi e al suo celebre presepe vivente realizzato per la prima volta a Greccio nel Natale del 1223, San Luigi Orione, noto come il “Santo della Divina Provvidenza”, riportò in vita negli anni Trenta del Novecento la tradizione delle rappresentazioni sacre natalizie. Queste manifestazioni, che univano fede e arte, riuscirono a coinvolgere un ampio pubblico proveniente da Alessandria, Cuneo, Torino e altre città piemontesi.

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San Luigi Orione era profondamente affascinato dall’iniziativa di San Francesco, il quale, dopo aver assistito alle celebrazioni liturgiche del Natale a Betlemme nel 1222, volle ricreare la mistica atmosfera del Natale di Cristo nella sua terra. Con l’approvazione di Papa Onorio III, Francesco organizzò a Greccio una celebrazione unica: una Messa all’interno di una grotta naturale, accompagnata da una semplice scena con un asino, un bue e una mangiatoia. L’evento attirò contadini e frati, segnando l’origine del presepe vivente come lo conosciamo oggi.

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Seguendo questo esempio, Don Orione comprese il valore evangelizzante del presepe vivente. Nel Natale del 1925, presso il seminario di Bra, organizzò il suo primo presepe vivente, coinvolgendo chierici e novizi nei ruoli di angeli, pastori, Maria e Giuseppe. Il successo fu tale che queste rappresentazioni si diffusero rapidamente, trasformandosi in uno strumento popolare per trasmettere il messaggio cristiano.

Riprendendo l’eredità spirituale e culturale di San Francesco e Don Orione, nel 2013 Francavilla ha visto nascere la sua prima rappresentazione del presepe vivente, grazie all’iniziativa del parroco Don Franco Lacanna. L’evento si è svolto nel quartiere popolare della Vigna Chiesa, coinvolgendo l’intera comunità in un clima di entusiasmo e fede.

L’anno successivo, Silvana Gazzaneo, animata da un forte desiderio di migliorare e ampliare l’evento, ha collaborato con l’associazione Nuove Dimensioni e il Comune per arricchire il presepe vivente. Nel 2014, il centro storico di Francavilla è stato trasformato in un suggestivo scenario, ricco di angoli che ricreavano le scene della Natività e i mestieri di un tempo.

Da allora, l’iniziativa è cresciuta in maniera esponenziale, grazie all’impegno collettivo e alla partecipazione spontanea di molti cittadini. Margherita Di Giacomo, affiancando Silvana, ha contribuito con entusiasmo a consolidare questa tradizione, divenuta un appuntamento immancabile per la comunità locale. Oltre a Margherita hanno collaborato con Silvana Angela Fortunato e Rosa Oliveto. L’UNITALSI e Antonietta Raco hanno sempre curato la parte sartoriale dell’evento, mentre i gruppi parrocchiali di Azione Cattolica e Rinnovamento nello Spirito si sono occupati di tutti gli altri aspetti organizzativi.

Quest’anno, la 9ª edizione del presepe vivente di Francavilla ha raggiunto un nuovo livello di partecipazione e coinvolgimento. Sotto la guida del parroco Don Nicola Caino e con l’instancabile supporto di Silvana, Margherita e Ottavio Anzalupo, il presepe è stato allestito nella parte più antica del paese, il Timpone. Qui, angoli e locali hanno ospitato rappresentazioni dei mestieri tradizionali e delle scene più evocative della Natività.

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Lungo il percorso, i visitatori hanno potuto gustare prodotti locali come “grispelle”, pane abbrustolito, castagne, salumi e fagioli con cotica, preparati con cura dai volontari. L’evento ha visto la partecipazione di oltre cento figuranti, oltre a numerosi collaboratori che hanno lavorato dietro le quinte per garantire la buona riuscita della manifestazione.

Silvana Gazzaneo, nel ringraziare tutti i partecipanti e i sostenitori dell’evento, ha sottolineato le motivazioni profonde che spingono la comunità a rinnovare ogni anno questa tradizione: “riscoprire il significato religioso del Natale, creare momenti di aggregazione sociale e offrire ai cittadini un’occasione per riscoprire la bellezza del proprio centro storico”.

E come più volte sostenuto dal nostro parroco, da don Nicola: “Il presepe vivente di Francavilla non è solo una rappresentazione sacra, ma anche un viaggio nel tempo, nella memoria, un’esperienza di fede e un’opportunità di unione per l’intera comunità. Come ricordava Don Orione, queste iniziative, che un tempo potevano sembrare insolite, continuano a fare un bene immenso, portando lo spirito del Natale nei cuori di chi vi partecipa”.

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