Tatto e contatto: il linguaggio silenzioso della pelle!

Nell’articolo “Psiche e pelle: un legame invisibile” abbiamo visto come nei nostri primi mesi di vita, molte delle funzioni del nostro corpo e della nostra futura interiorità psichica vengono riprodotte attraverso la pelle, grazie al contatto con la persona che si prende cura di noi.

Come riusciamo a percepire, fin dai primi istanti della nostra vita le carezze, i baci, i lavaggi, i sollevamenti e gli abbracci che riceviamo?

Questo avviene tramite il senso del tatto, che, in quanto strettamente associato con la pelle, è il primo a svilupparsi nell’embrione umano ed è considerato il più importante dei nostri sensi.

Mediante il tatto possiamo accertarci, percepire con il corpo, con le mani o con le dita. Quante volte per accertare la verità o la concretezza di qualcosa usiamo espressioni come “avere la prova tangibile”, “toccare con mano”, oppure, quando ci sentiamo al limite estremo di una situazione diciamo di aver “toccato il fondo”. Al riguardo, Ortega y Gasset, scriveva: “il tatto differisce da tutti gli altri sensi in quanto implica sempre la presenza, contemporanea e inscindibile, del corpo che tocchiamo e del nostro corpo che tocca l’altro”.

Il tatto implica sempre un contatto! Quali sono le implicazioni psicologiche di questa realtà?

Una risposta molto originale ci viene fornita da Ashley Montagu, che nel suo libro “Il linguaggio della pelle” ha applicato un approccio innovativo, da lui stesso definito “dalla pelle alla mente”, sostenendo che il bisogno di stimolazione tattile è universale e che un’adeguata stimolazione tattile ricevuta fin dalla nostra primissima infanzia getta le basi per il nostro sano sviluppo psico-fisico.

Questa ipotesi è stata ormai dimostrata anche da numerosi studi, secondo i quali la stimolazione tattile e il modo in cui “siamo stati tenuti” dal nostro caregiver avrebbero un effetto altamente benefico sia sul nostro sistema immunitario (con importanti conseguenze sulla resistenza alle infezioni e alle malattie), sia sulla nostra crescita emotiva ed affettiva.

Attraverso l’esperienza tattile con il nostro caregiver abbiamo imparato a stabilire i primi contatti col mondo, a prendere coscienza di noi e dell’altro. Come ha scritto Walter Ong, «E ancora, per il solo fatto di attestare il non-me più di ogni altro senso, il tatto implica la mia soggettività più di ogni altro senso. Quando sento questo qualcosa oggettivo “là fuori”, oltre i limiti del mio corpo, nello stesso istante ho la prova della mia personale individualità. Sento l’altro e me stesso contemporaneamente».

Rosanna Perretta

Quando possiamo dire che una stimolazione tattile è “adeguata”? Per Montagu sono le “stimolazioni cutanee che attivano i sistemi di risposta tattile del bambino e dalle sue prime esperienze di vita lo preparano per il successivo adeguato funzionamento in tutte le situazioni che coinvolgono la tattilità”.

Quali sono gli effetti di tutto questo sul nostro benessere psicologico attuale?

Se la nostra esperienza tattile è stata fonte di benessere, sicurezza, calore, ci ha trasmesso sicurezza verso noi stessi e il mondo esterno, permettendoci di instaurare legami affettivi basati sulla fiducia e sulla connessione emotiva profonda. Se, invece, il vezzeggiamento, il sollevamento, le carezze, i baci, gli abbracci sono stati carenti o assenti, oggi facciamo fatica a “scioglierci” in un abbraccio, a dare o ricevere conforto con una carezza, ad esprimere ciò che proviamo con un bacio, privandoci del calore nei nostri legami affettivi.

Questa riflessione che effetto ci fa?

Proviamo a capirlo facendo un respiro profondo ad occhi chiusi e restando in ascolto intimo dei pensieri, delle immagini e delle sensazioni libere del nostro Io.

Bibliografia

  1. D. Anzieu, L’Io-pelle, Raffaello Cortina Editore, 2017
  2. W. J. Gong, Oralità e alfabetizzazione: la tecnologizzazione della parola, Il Mulino, 2014
  3. Montagu, Il linguaggio della pelle, Verde chiaro. Kindle Edition
  4. J. Ortega Y Gasset, Meditazioni del Chisciotte, Guida Editori, 1986

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi