Comunicato Stampa
Sabato 3 maggio scorso, oltre 50 Castronovesi ed amici dei paesi vicini, come ogni anno, su iniziativa della Proloco, sono andati in pellegrinaggio a Napoli per partecipare alla processione dei Santi compatroni, di cui fa parte Sant’Andrea Avellino.

Da oltre venti anni, infatti, il sabato che precede la prima domenica di maggio, si recano nella città partenopea per dedicare un’intera giornata al loro Santo.
Dopo la concelebrazione eucaristica della mattina, presieduta da Padre Henrique Nunes e Padre Luis Rodriguez nella Basilica di San Paolo Maggiore, dinanzi alle Sacre Reliquie di Sant’Andrea Avellino, ci si è recati, di pomeriggio, nel Duomo per le fasi preparatorie della Processione.
Ad officiare la celebrazione è stato il Vescovo ausiliare Francesco Beneduce perché il cardinale Domenico Battaglia è a Roma per le fasi propedeutiche all’apertura del Conclave.
Come prevede il cerimoniale, il predetto Vescovo si è recato nella Cappella del tesoro, accolto dalla Deputazione e dai Prelati della Cappella, per prendere la Reliquia contenente il sangue di San Gennaro in attesa del miracolo della liquefazione.
La processione dal Duomo alla Basilica di Santa Chiara è preceduta dalla disposizione sul Sagrato dei compatroni portati, ognuno dei quali è annunciato con una breve descrizione biografica.
Quest’anno le statue preparate per la processione sono state 18 (diciotto), disposte in ordine di anzianità di proclamazione, dai compatroni più recenti a quelli più remoti: S. Giovanna Antida Touret, S. Rita, S. Lucia martire, S. Maria Francesca delle cinque piaghe, S. Rocco, S. Francesco Caracciolo, S. Anna, S. Emidio, S. Antonio di Padova, S. Antonio Abate, S. Giovanni, S. Francesco, S. Chiara, S. Severo, S. Efebo, S. Patrizia, S. Andrea Avellino, S. Maria Assunta.
La processione è partita dalla Cattedrale-Duomo per tutto il centro storico (S. Biagio dei Librai, Piazza S.Domenico, Via Benedetto Croce), fino al Monastero di Santa Chiara. In testa la Fanfara dei Carabinieri, a seguire, nell’ordine, le insegne del Comune di Napoli e della Regione Campania, gli stendardi delle Congregazioni religiose, le statue dei compatroni, la succitata Reliquia, il busto di San Gennaro, l’Arcivescovo di Napoli, accompagnato dal suo Cerimoniere e dai membri della Eccellentissima Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, le autorità cittadine, le associazioni cattoliche e i fedeli.
Arrivati alla Basilica di Santa Chiara, il Vescovo Mons. Francesco Beneduce ha informato i fedeli del miracolo della liquefazione, avvenuto durante la processione, tra gli applausi della folla.
Quest’anno il pellegrinaggio assume una particolare importanza perché ricade nel IV centenario della Beatificazione di Sant’Andrea che è stata di predizione alla procedura per la proclamazione di compatrono, infatti:
-il Decreto di Beatificazione firmato dal papa Urbano VIII è stato pubblicato il 10 giugno 1925;
-Il 29 settembre 1625 i delegati dei sedili (distretti), i cittadini e la nobiltà partenopea proclamarono il Beato Andrea Avellino nono patrono della città di Napoli.

Andrea Avellino, così, venne proclamato tra i Santi compatroni partenopei già da Beato; fu amatissimo dai napoletani perché, tra l’altro, con le sue capacità di mediatore, riuscì a scongiurare numerose rivolte. Intervenne in prima persona in occasione del massacro dell’eletto del popolo Giovan Vincenzo Storace, nel 1585, rischiando la sua stessa vita per riuscire a placare il popolo inferocito.
Il Beato Andrea Avellino è stato proclamato Santo, da Papa Clemente XI, il 22 maggio 1712; il Papa Pio IX, il 25 giugno 1869, lo dichiarò Avvocato della buona morte. Sono in corso, attualmente, le procedure per divenire Dottore della Chiesa.
Addì 03/05/2025
PROLOCO CASTRONUOVO DI SANT’ANDREA
Rg/Mds