Antonio Capuano
(era doveroso per me dare una risposta)
Chiudermi nel silenzio, è come se io fosse un vigliacco, ma siccome non lo sono mai stato, è doveroso dare risposta all’articolo “Dico la mia” del sig. Fortunato. Parlare ancora di ponticelli, primo ponte, secondo ponte, è retorica, ma perché, dovevano rimanere com’erano?..
Con questo libro, non ho voluto chiedere all’osservatore una risposta, ma ho voluto rammentare con eleganza la storia, e chi è sensibile la legge tramite la fotografia. Le poesie non le ho mai scritte timidamente, ma sempre con coraggio e amore. Si, il mio paese ancora oggi è bello, perché è il mio paese. Fortunato, forse non ha capito ancora cosa vuol dire “odio e amore” per uno come me che si è fatto da solo, e per quarant’anni ho lottato senza avere accanto una sola persona. Le persone come Lei caro Antonio, perché non si sono fatte vive in tempi remoti, quando io lottavo contro il male?.. Sono orgoglioso di aver fatto tutto da solo, non devo ringraziare nessuno.
Chi ha amministrato per oltre vent’anni, oggi, non può far critica al sottoscritto, che ha lottato coraggiosamente contro le cose negative che non facevano crescere il paese, i miei scritti non erano giudizi, ma grido di verità.
Un vecchio amministratore non può parlare del deturpamento del centro storico, di marciapiedi, cemento, di case costruite a destra e manca, e quant’altro, di cui è parte responsabile. Le persone che hanno avuto le mani nella pasta, e non hanno prodotto nulla, oggi dovrebbero tacere e godersi la pensione. Su molte cose potrei scrivere ancora il terzo libro, ma mi rendo conto che vale la pena di pensare al futuro “Chiacchiere e tabbacchere e legno ‘u banco e Napule nun s’impegna” . Le Chiacchiere sono come il fumo, si perdono nell’aria, per far parlare bene di se, bisogna produrre e lasciare qualcosa agli altri.
Oggi, senza guardare a colori politici, che non esistono più, come francavillese devo dire grazie al Sindaco Cupparo, che sta portando a fine tutte le strutture incomplete che gli altri in cinquant’anni hanno lasciato incomplete e sta dando una bella rinfrescata al paese. I turisti che venivano a visitare il Parco del Pollino, non si fermavano a Francavilla, proseguivano per San Severino. Oggi che hanno qualcosa da visitare, si fermano e spendono nel nostro paese, …altro che “baraccone”!.. Arriveranno anche i marciapiedi, stai tranquillo Antonio, Roma non è stata costruita tutta in una volta!..
Non posso fare a meno di evidenziare la richiesta del Fortunato, di chiedere scusa agli uditori veri. Quello che ha scritto il giornalista Oreste Lanza, le assicuro, sono parole sante, che escono dall’animo e dal cuore. Se vogliamo veramente fare cultura, non aggrappiamoci al filo di paglia, ma guardiamo in faccia la realtà. Oggi, non puoi fare scuola a un piccolo autodidatta come me, che a sue spese ha lottato sempre per Francavilla e per i francavillesi.
L’odio in me, caro Antonio lo hanno creato le persone colte, con la loro invidia e il loro sentirsi grandi, i francavillesi, invece mi hanno sempre voluto bene.
Condivido in tutto con Antonio. Buon Natale a tutti i Francavillesi.