Antonio Fortunato
San Benedetto
(poesia di L.M. Martorana)

San Benedetto! San Benedetto!
Fiori nei prati, rondini al tetto.
Ecco s’avanza il fraticello
agile e lieve come un uccello.
Tiene celati tutti i suoi doni:
rondini brune, nidi, farfalle,
margheritine candide e gialle.
Passa, lasciando lungo la via,
un’olezzante tepida scia,
note festose di lieti canti,
tutti i sorrisi, tutti gli incanti.
Ridono i bimbi, saltan giocondi,
li bacia il sole coi raggi biondi.
San Benedetto! San Benedetto!
Fiori nei prati, rondini al tetto!

San Benedetto è passato (prima si festeggiava con l’inizio della primavera), ma voglio ricordare questa poesia perché poche rondini tornano al tetto nel nostro Paese e in tutta Europa e perché in questo periodo le città e campagne sono tormentate da zanzare e insetti vari, nonostante gli interventi di disinfestazione che vengono effettuati durante il periodo estivo.

Rispetto a trenta anni fa la presenza di rondini e balestrucci si è ridotta al 28 e 18 per cento rispettivamente; mentre per il rondone è difficile dare una stima precisa, visto che questo uccello vive quasi perennemente in volo, cercando uno spazio solo per la riproduzione. Questi tre uccelli migratori, utilissimi cacciatori di insetti (tra cui le maledette zanzare) e perciò grandi amici dell’uomo, hanno il problema proprio nella perdita dei siti riproduttivi: al posto delle stalle tradizionali (piccole e aperte), preferite dalle rondini, oggi ci sono per lo più prefabbricati chiusi.
Invece dei sottotetti ad angolo retto, ora se ne trovano di altro tipo non idonei per la nidificazione dei balestrucci. I fori nei muri e nei tetti delle abitazioni sono stati tappati togliendo spazio ai nidi dei rondoni. Molte volte distruggiamo i nidi dei balestrucci perché con la loro cacca sporcano i terrazzi e balconi.
E’ un reato penale un’azione del genere. E poi la cacca non fa male; ma i veleni per distruggere le zanzare sì. Via libera quindi a stalle aperte, a garages liberi di far entrare le rondini anche se sporcano un po’ e poi installare tanti ma tanti nidi artificiali anche per i rondoni.
Per combattere le zanzare è opportuno avere altre due accortezze (sempre nel campo della lotta biologica):
- non aver paura dei gechi (quella specie di lucertole appiattite)
che nelle calde serate estive sono sulle pareti della casa accanto alle luci: aspettano i noiosi insetti per divorarli. A volte entrano nelle stanze spaventando tutti. Sono innocui.
- rispettiamo i pipistrelli (i gattuviglje) che svolazzano nel cielo di notte cacciando milioni e milioni di insetti.
Con azioni semplici possiamo ottenere grandi benefici per l’ambiente.