Anna Giammetta
“Tra gli argini su cui mucche tranquillamente pascono, bruna si difila la via ferrata che lontano brilla…..” così Giovani Pascoli nel 1891 descriveva in versi, con qualche perplessità per gli sviluppi di un inevitabile progresso, la ferrovia, quella “ via ferrata” che attraversava, nel vento, la natura incontaminata.
Chissà quali versi ci regalerebbe oggi il poeta, osservando e magari arrampicandosi su quella serie di pioli metallici innestati nella roccia come una ferrovia verso il cielo, sulle pareti rocciose delle Dolomiti Lucane di Pietrapertosa e Castelmezzano, lungo la Via Ferrata, tra le più lunghe di tutta Italia, che accoglierà amanti della montagna e curiosi da sabato 11 luglio.
Versanti erosi dagli agenti atmosferici, vette altezzose dalle forme più fantasiose (l’aquila reale, l’incudine, la grande madre, la civetta), paesi scavati nella roccia come piccoli presepi, gli alberi e il verde del Parco di Gallipoli Cognato. Luoghi, già famosi per il Volo dell’Angelo (una delle attrazioni più richieste ed amate dai turisti che arrivano in Basilicata), pronti a regalare nuove emozioni e tanta adrenalina.
Una grande novità per tutto il Sud Italia: si tratta della prima via Ferrata in tutto il Meridione, che darà un ulteriore impulso all’area che si presenta con il nuovo logo identificativo e avventuroso di “Dolomiti Rocks”.

Un emozionante percorso attrezzato per verticalità ed esposizione e adatto a tutti (classificabile come EEA poco difficile) per praticare l’arrampicata lungo le dorsali rocciose dei due borghi tra i più belli d’Italia, e raggiungere, così, anche i punti più nascosti. Nell’insieme quasi 3,6 km di lunghezza, fra canali e camminamenti, passaggi verticali: visioni indimenticabili sullo skyline del paesaggio; si resta incantati dalla “Grande Seduzione delle Dolomiti Lucane”, fino a toccare il cielo con un dito. Insomma, si fa un tuffo tra cielo e terra.
La Via Ferrata, progettata dall’ingegnere Nicola Pugliese, prevede due tragitti che partono dal ponte romano, su Vallone Caperrino (un affluente del fiume Bradano), e salgono uno verso Castelmezzano (una lunghezza di circa m. 1.731 ed un dislivello di circa 249 metri). L’altro ramo del percorso, che porta a Pietrapertosa, ha una lunghezza di circa m. 1.778 ed un dislivello di circa 331 metri e incrocia la partenza del Volo dell’Angelo.
L’attrezzatura (un casco per alpinismo, un’imbracatura, set completo da ferrata a Y con assorbitore di dissipazione dell’energia di caduta e due connettori (per ferrata) tipo K, un paio di guanti e scarponi da ferrata) è obbligatoria e può essere noleggiata presso le Biglietterie del Volo dell’Angelo.

Buone condizioni fisiche, esperienza e assenza di vertigini sono premesse necessarie per intraprendere l’avventura, così come rispettare l’ambiente e l’ornitofauna. Per i principianti si consiglia di farsi accompagnare da una guida esperta. “La Via Ferrata affianca il Volo dell’Angelo che ogni anno porta in Basilicata un numero crescente di persone (lo scorso anno il volo ha chiuso con 14 mila presenze), spiega il Sindaco di Castelmezzano, Nicola Valluzzi. Ciascun turista potrà decidere se sorvolare le Dolomiti o scalarle, o fare entrambe le cose, e questo unito al piacere di passeggiare tra le nostre strade cosi ordinate e pulite, tra le case che sembrano nascere dalla roccia e i gerani alle finestre, chiacchierare con la gente del luogo da sempre molto ospitale, assaggiare i nostri prodotti tipici, renderà la vacanza piacevole a 360 gradi.
Per informazioni è possibile visitare il nuovo portale www.ledolomitilucane.com, che permette di prenotare direttamente sia per il Volo dell’Angelo che per la Via Ferrata.