A Marco Pannella, il personaggio scomodo a tinte forti.

Marco Pannella
Marco Pannella

Voglio rivolgere un pensiero anch’io fra i tanti riconoscimenti, (una volta tanto non solo di circostanza) che sono stati tributati in questi giorni a Marco Pannella. Per me quest’uomo pubblico ha significato molto e in tempi molto lontani da oggi lo definii il SIGNORE DELLA PROTESTA educata e civile, il MAESTRO DELL’EDUCAZIONE CIVICA nel suo significato più vero perché ha fatto riflettere l’intera società su problemi che riguardano ciascuno nel proprio intimo, liberandoci da condizionamenti, facendo uscire allo scoperto falsi miti nascosti da falso perbenismo obsoleto. Certo non tutto ciò di cui si è occupato mi ha trovato e può aver trovato d’accordo tutti, ma alcuni diritti acquisiti sono spesso stati usufruiti proprio da chi più li ha combattuti. Penso alla grande conquista del divorzio, una ventata di libertà inimmaginabile all’epoca, penso al caso caso di Welby, Coscione, alle condizioni carcerarie dei detenuti, al tema della dignità della morte, le denunce a proposito della droga e delle

Flora Febbraio
Flora Febbraio

guerre, a proposito della partitocrazia e così via. Gli sono grata perché mi ha insegnato col suo comportamento che se credi in qualcosa devi investire nel tuo impegno, anche sulla tua pelle e non solo predicare. Nel suo modo di credere, nella sua tenace convinzione dei suoi pensieri ci vedevo mio padre ( Luigi Febbraio che, di statura culturale non aveva nulla a che fare con Pannella, infatti aveva appena la quinta elementare) per il quale il suo credo politico era dettato da una grande umanità e senso civico, che purtroppo credeva e identificava nel comunismo e, pur tuttavia la sua coerenza, con tutti i suoi limiti, gli ha consentito di fare le sue battaglie a difesa dei meno, investendo di suo anche finanziariamente. (Qualcuno ricorderà che nei primi anni cinquanta ci rimise un’automobile per…. il partito, e non fu mai risarcito, né chiese mai nulla in cambio! …) Un altro messaggio che ho recepito dal comportamento di Pannella: la politica, nobile arte che riguarda il governo della COSA PUBBLICA, deve essere libera da qualsivoglia condizionamento, altrimenti trovi il coraggio di lasciare, come spesso ha fatto lui. Ora non resta che sperare che la sua eredità sia fruttuosa per continuare ad acquisire quei diritti civili che, anche se non tutti possono accogliere facilmente, non vengano negati a chi ne ha bisogno.

Grazie Marco, Grazie papà.

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