Giuseppe Di Giacomo
Noepoli, comune lucano, immerso nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, anch’esso gravemente colpito da quella brutta malattia che è lo spopolamento, oggi si affida ai giovani.

I suoi circa 800 abitanti, in maggioranza avanti negli anni, vogliono scommettere su otto giovanissimi, età media 29 anni, che si son messi insieme ed hanno costruito le condizioni ideali per poter amministrare il loro territorio, la loro antica Noja.
Vito, Matteo, Francesco, Claudio, Giusy, Filomena e Morena hanno indicato l’altrettanto giovanissima Antonietta Carlucci quale candidata sindaco.
Antonietta, come il resto della sua squadra, è una ragazza di 28 anni, una laurea in Economia Aziendale e una gran voglia di mettere a disposizione della sua gente, del suo territorio, il suo sapere e il suo tempo, scommettendo sulla possibilità di ripopolamento del nostro territorio interno.
È insolito per le nostre aree assistere ad uno spettacolo così bello, otto ragazzi tutti animati di buona volontà, vederli su un palco, giustamente emozionati, illustrare il programma amministrativo, dando la percezione di far parte di un’orchestra, dove tutti seguono lo stesso spartito in armonia e solidarietà.

Il tutto è inserito in un contesto di rinnovamento nella continuità, di fronte a tali opportunità, per favorire quest’avanzata e far soffiare quel vento di cambiamento che, da Noepoli, possa contagiare le nostre valli e affidare così i territori alla guida dei nostri ragazzi che, oltre alla passione, alla competenza, sono animati da una grande voglia che è quella di voler rimanere nei nostri paesi.

Si è già percepito un nuovo modo di porsi, hanno solo illustrato il loro sogno, mai si sono lasciati scadere nella polemica o nella denigrazione dell’avversario, già questo depone a favore di tutti, perché si costruisce nella pace sociale e mai nello scontro.
È già questo il primo passo di un cambiamento a cui noi tutti, credo, aspiriamo.
Questi sono gli ingredienti utili e necessari per non perdere le tradizioni e le identità locali.

I giovani sono i protagonisti del futuro, loro devono progettarsi il modello ideale di città che soddisfi i nuovi bisogni, per risvegliare le identità di questi territori con nuove professioni che, la Telematica e l’Informatica, rendono possibili.
Questa volta i giovani hanno detto che vogliono restare, sta ai meno giovani accogliere questa richiesta e con il voto agevolare la realizzazione di questo progetto, perché ora si è verificata la condizione, da tutti sempre auspicata, che i giovani si coalizzassero per una giusta causa, perché avvenga come si dice:
“Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia”.
Forza e avanti con consapevolezza e umiltà. Il futuro è dei giovani e voi giovani dovete impegnarvi per costruire il vostro domani. In bocca a lupo e, almeno io, tifo per voi.