Biagio Passatordi
In prosecuzione al precedente articolo, dove ho considerato le variabili “Prezzo del bene” e “Reddito”, oggi mi occuperò della variazione della domanda relativa al variare della variabile “Prezzo degli altri beni”.

Opero una distinzione:
- Beni succedanei o sostituibili
- Beni complementari
- Beni succedanei o sostituibili
Due beni sono succedanei o sostituibili quando lasciano il consumatore indifferente all’acquisto dell’uno o dell’altro bene. Ad esempio, possono essere sostituibili i beni: penne nere o blu, burro o margarina …
Nel caso dei beni sostituibili, l’aumento del prezzo di uno farà crescere la domanda dell’altro.
Così, ad esempio, se aumenta il prezzo delle penne nere, molto probabilmente ci sarà una richiesta maggiore di penne blu e viceversa.
- Beni complementari
Due beni sono complementari quando concorrono insieme alla soddisfazione di un bisogno.
Ad esempio, se prendo il caffè zuccherato, i beni, caffè e zucchero, sono complementari, cioè soddisfano il bisogno del caffè zuccherato e sono indispensabili entrambi.
Nel caso di beni complementari, l’aumento del prezzo di uno dei due beni farà ridurre il consumo anche dell’altro bene.
Ad esempio, se aumenta il prezzo del caffè, fermo restando quello dello zucchero, ci si attende una riduzione del consumo sia del caffè sia dello zucchero. Questo perché, alla riduzione della domanda di caffè farà eco la riduzione della domanda di zucchero.
Infine voglio fare un accenno al concetto di domanda di mercato.
Quest’ultima si differenzia dalla domanda individuale, in quanto prende in considerazione la domanda globale del bene, ossia di tutti i consumatori, e non del singolo. Lo studio, allora, si sposta sulle preferenze della collettività, che è la somma delle domande individuali ed è condizionata dalle variabili prezzo, reddito, prezzo degli altri beni, gusti …