In memoria di Maria e di tutte le mamme decedute dei sacerdoti

Carissima gente di Francavilla, non avrei mai immaginato che, a così breve distanza, mi sarebbe toccato ancora di scrivere un “necrologio”, questa volta per la mamma di don Maurizio che, durante l’anno in corso, sta venendo nella vostra parrocchia in aiuto al parroco.

Dopo mamma Rosa soltanto pochi giorni fa, anche mamma Maria se n’è andata presso la misericordia di Dio oggi pomeriggio, mentre era ricoverata a causa del virus nell’ospedale di Potenza, intubata e in coma nella terapia intensiva per via delle complicazioni che erano sopraggiunte nei suoi polmoni e che, evidentemente, non le hanno lasciato scampo.

Va detto con forza a chi ancora si permette scioccamente e inopportunamente di dire che è solo una “brutta influenza passeggera”, di tacere se ha un minimo di buon senso e di dignità. Se i risultati sono quelli a cui anche da noi purtroppo stiamo assistendo, inebetiti dalla paura, è preferibile che ci si attenga a quel che gli esperti ci hanno fatto intuire già da tempo.

Ma adesso non è il momento di far polemiche. Ne riparleremo. Adesso è invece un dovere del cuore, dopo aver dato con gran dispiacere le condoglianze a don Franco, rivolgere la nostra vicinanza anche a don Maurizio. Preghiamo per lui, per suo padre, anch’egli ricoverato a Potenza per via del covid, ma in condizioni buone, e per i suoi fratelli, senza aggiungere parole inutili come quelle “di circostanza”.

Vale la nostra preziosa fede nella Risurrezione di Gesù che, fra non molto ormai, celebreremo splendida sulle macerie delle nostre sofferenze, dei nostri dubbi, delle nostre paure e delle nostre morti. Speriamo in lui e solamente in lui, artefice di vita e di vita eterna.

Ricordo bene Maria, essendo stato parroco nella piccola e magnifica comunità di Calvera prima di passare da voi. Sempre accogliente nei miei confronti e non solo, ella si prodigava senza rumore e con una modestia esemplare. Purtroppo vanno via i “pezzi” monumentali delle nostre vite, dei nostri paesi, delle nostre comunità, certo, perché gli anni passano per tutti e si arriva comunque al capolinea. La malinconia che ci piglia, però, è dettata anche dal fatto che appare cosa ardua “rimpiazzarli”: lo possiamo solo sperare impegnandoci di più, con più avvedutezza e con assennatezza, nell’educazione cristiana dei nostri figli.

Maria Pennella

Un patrimonio così, quello che le nostre mamme ci hanno ben rappresentato, non può essere disperso come cenere al vento. Senza, si torna ad essere “selvaggi” o quasi. La serenità di Maria, come la dolcezza di “zia” Rosa, mamme di sacerdoti, siano d’insegnamento imperituro per noi, aiutandoci a frenare quello spirito vanitoso che, ingannandoci, distrugge la parte migliore del nostro esistere. A nome della comunità di Francavilla, esprimo le condoglianze a don Maurizio, non potendo alcuno raggiungerlo in ottemperanza alle regole vigenti mentre domani pomeriggio si seppellirà la salma benedetta della mamma nel cimitero di Calvera.

A nome suo, esprimo a tutti voi il ringraziamento. Vi abbraccio come sempre. Don Enzo Appella

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