GioSap
La borsa di ogni donna è di per sé un ufficio oggetti smarriti. E’ strano, ma lì dentro, di fatto, le cose spariscono come per magia. Alla fine riappaiono in superficie dopo tre o quattro indagini, e dopo aver rovesciato tutto il suo contenuto. ( Anita Daniel ).
La mente umana e la memoria al pari della borsetta è un grande contenitore dove si immagazzinano informazioni con cui la mente memorizza e ricorda. I ricordi nella mente, come nelle borsette, non sono sistemati come i libri su uno scaffale, ma sono sparsi in diverse parti di esse.
Il 20 agosto 2021 si è tenuto a Marsico Nuovo, nell’atrio del Palazzo Pignatelli una serata culturale veramente interessante. “Chi cerca trova, la memoria melodiosa dentro la borsetta“.
Chi ha partecipato all’evento ha goduto della bellezza e originalità di borsette antiche risalenti agli anni 50, 60 e 70, e inoltre ha avuto la possibilità di ascoltare i versi che io ho scritto ricordando la mia fanciullezza. Un viaggio nel mondo degli anni 50, 60 e 70 grazie a “RADICI I E RADICI II“.
I miei ricordi erano stanchi di non respirare, erano vogliosi di luce, li ho tenuti stretti e segreti per molti anni, ma finalmente ho dato loro vita. Ho unito la mia storia personale alle storie collettive, ho reso possibile l’incontro tra cultura e testimonianza di un patrimonio ormai scomparso organizzando questo particolare evento.
Tutto ciò è stato possibile grazie al patrocinio del Comune di Marsico Nuovo, al signor sindaco avvocato Gelsomina Sassano, alla vice sindaco dottoressa Giovina Castaldo e al consigliere Votta, presenti alla serata. Ringrazio tutti i presenti che hanno reso l’incontro animato. Un grazie particolare va a Emilio Aulicino, Mario Vignola e Mario Giannatti che si sono adoperati per rendere la serata più piacevole leggendo alcuni versi.
La presenza di mia madre e mia sorella ha reso emozionante l’atmosfera. E poi, l’istancabile fotografo Emiddio Michele Gianuario Votta ha immortalato la serata con foto e video. Un grazie va anche a voi volontari della Croce Rossa.
Sono stata molto felice di esporre in questa serata alcuni esemplari di borsette della mia collezione privata, dal mio archivio sono usciti a passeggio alcuni vestiti, alcune scarpe e tante borsette rendendo il salone del prestigioso Palazzo Pignatelli un atelier di moda.
Le borsette in mostra racchiudevano esperienze e emozioni, e tanti ricordi giovanili. La borsetta al pari della nostra mente, come afferma Freud, simboleggia l’utero materno che protegge, tutela e conserva. La borsetta è proprietà privata come la nostra mente e i nostri ricordi.

Chi cerca trova, chi cerca nella borsetta troverà certamente qualcosa, chi cerca nella memoria troverà tutto ciò che desidera trovare. Frugando frugando, nella borsetta abbiamo trovato i libri RADICI I E RADICI II, frugando frugando nei libri ci ritroveremo in un paese, percorreremo strade, inciamperemo in tracce di eventi, ci perderemo in un mondo fatto di esperienze, fatti e avvenimenti. Borsette e versi, nella serata del 20 agosto, ci hanno riportato indietro negli anni. Moda, eleganza e tanti tanti ricordi hanno fatto battere il cuore.