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L’origine del bacio raccontato dagli antropologi: “Li hanno inventati gli scimpanzè.”

Le origini del bacio sono da rintracciarsi negli scimpanzé, un gesto che ogni civiltà ha iniziato nel tempo a praticare o persino a vietare, fino ad attribuirgli i più diversi significati culturali, sociali ed emotivi.
Nei giorni della pandemia, Marino Niola ed Elisabetta Moro – coppia di antropologi nella vita e nella professione – sono andati alla ricerca dei baci perduti, vittime dal virus e negati dalle distanze fisiche, per riscoprirne il senso, la natura, la storia e i benefici scientifici.
Durante il lockdown hanno scritto a quattro mani “Baciarsi”, un saggio pubblicato da Einaudi, presentato nel giorno di San Valentino al Museo Archeologico di Napoli con il direttore Paolo Giulierini e la direttrice del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.

Le opere e i reperti dell’antichità custoditi nel museo hanno accompagnato l’incontro, in cui Niola ha parlato anche del significato da dare oggi alla festa degli innamorati: “Amore – dice l’antropologo – non ammette limitazioni di ruoli, genere e generazioni“
Il bacio è un piccolo gesto che esternare una gamma infinita di sentimenti. Amore, comprensione, dolcezza, dedizione, passione, riconoscenza, tristezza, dolore, perdono.
È la chiave di lettura di un esempio della vicinanza fisica ma anche emozionale. Con il bacio si attiva l’apparato ghiandolare, alla cui cima incontriamo l’ossitocina, conosciuta come l’ormone della felicità. Il bacio è felicità. E la felicità attiva una mescolanza di pulsioni che s’innervano dal cervello all’insieme dei tessuti corporei, distribuendo un amalgama di stimoli. Un gesto delicato è il bacio, intenso e interiore, un atto spirituale che abbraccia corpo ed anima.

E’ l’unico linguaggio universale il bacio come afferma De Mussett. Il bacio è il punto più alto della tenerezza.
“Tutti parlano di baci poeti, scrittori, pittori, scultori e anche la musica ha dedicato al bacio parole e musica. Possiamo ricordare il Quartetto Cetra, un gruppo vocale della musica a metà degli anni quaranta, con “Baciami piccina” e poi negli negli anni sessanta Adriano Celentano con la canzone “Il tuo bacio è come un rock.” ecc.
GLI AMANTI
Due mani bramose due sguardi vogliosi due cuori vibranti due anime impazienti un batticuore inizia la danza incantano l’atmosfera, gli amanti.
IL BACIO
Si guardano in viso sospirano vicini gli occhi negli occhi respiro e respiro un’eco i palpiti urla il cuore e si perde in questa unione. Due corpi fusi, due labbra unite, si vola.
GLI ABBRACCI
Un palpito in gola il cuore si strizza le braccia come ali si dispiegano si intrecciano, si avviluppano in una melodia si abbandonano serpeggiano, si legano i corpi una voce interiore li chiama si stringono suonano i violini magia danzano i cuori con gioia.

