on. Peppino Molinari
Il 5 novembre 1977 moriva a Firenze Giorgio La Pira. Legato a Dossetti, Lazzati, Fanfani il gruppo denominato dei “professorini“, con loro ed altri cattolici democratici come Laura Bianchini si ritrovavano nella casa delle sorelle Portoghesi a Roma fondando la cosiddetta “Comunità del Porcellino“ fu chiamata così perché il presidente dell’Azione Cattolica Vittorino Veronesi una sera si presentò con un bel porcellino farcito dando così il nome al gruppo che costituì il crogiuolo dello spirito e delle idee della nostra Costituzione.

Nel 1946 La Pira è eletto alla Costituente nelle liste della DC dando un contributo decisivo alla stesura dei primi articoli della Costituzione. Rieletto deputato nel 1948 è nominato Sottosegretario al Lavoro nel quinto governo De Gasperi schierandosi al fianco dei lavoratori nelle aspre vertenze sindacali del dopoguerra .

Nel 1947 fondo’ con Dossetti la rivista “Cronache Sociali”. Nel 1952 e’ Sindaco di Firenze carica che ricopre, salvo brevi interruzioni, fino al 1965.
Difende con energia i più deboli, i senza casa ed i diritti dei lavoratori.
Emblematiche furono gli episodi delle fabbriche fiorentine del Pignone nel 1953 quando La Pira e la chiesa appoggiarono le lotte operaie fini ad accettare l’occupazione della Pignone riuscendo quindi a risolvere la crisi con il contributo di Fanfani e Mattei Presidente dell’Eni che rilevò l’azienda.

Altro filone centrale delle iniziative di La Pira fu quella della pace oggi tanto attuale. I convegni internazionali “per la pace e la civiltà Cristiana”, l’incontro dei sindaci delle capitali del mondo convocato a Firenze dal 2 al 6 ottobre 1955 dove per la prima volta si incontrarono i sindaci del mondo occidentale e comunista che firmarono insieme un appello contro la guerra nucleare.

In collaborazione con Fanfani allora Ministro degli Esteri si fece promotore nel 1965 di una vasta azione diplomatica per una soluzione politica della guerra nel Vietnam.
Famoso fu il suo viaggio ad Hanoi dove incontrò Ho chi Min.

Si fece Pellegrino di pace andando nel 1959 a Mosca dove parlò al Soviet Supremo in difesa della distensione e del disarmo. Profondamente cattolico supportava tutte le sue iniziative con la preghiera ed ebbe uno stile di vita nel pubblico e nel privato irreprensibile ispirato sempre alla sua visione Cristiana.
Nel 1986 l’Arcivescovo di Firenze Piovanelli ha avviato il processo di beatificazione e nel 2018 Papa Francesco lo ha dichiarato “Venerabile“.

Quanto ci manca oggi questo grande laico cattolico “venditore di speranza” in Italia, in Europa e nel mondo!!
(nelle foto La Pira con Colombo, Fanfani, Moro, Mattei ed Andreotti)