Cammino Sinodale: iter profetico per una Chiesa che cambia

L’espressione, “cammino sinodale”, ingloba, già, un programma di fondo: “avviare una nuova esperienza di Chiesa” che irrobustisca la capacità di “camminare insieme” e annunciare il Vangelo, in conformità alla missione che le è stata affidata.

Nell’anno 2022/2023, il cammino sinodale vive il suo secondo anno della fase narrativa, dedicato all’ascolto del Popolo di Dio, non per ripetere e riproporre il lavoro già svolto nel primo anno, ma per ampliarne l’ascolto, coinvolgendo più persone, gruppi e ambienti non raggiunti prima, al fine di approfondirne la narrazione, partendo dai frutti ottenuti e dalle priorità individuate.

Dai tavoli sinodali, distribuiti nelle numerose Parrocchie della Diocesi di Tursi-Lagonegro, è emerso l’auspicio di una Chiesa dal volto materno che “non giudica, ma accoglie; che ha a cuore ogni uomo; che si fa carico dei poveri e che cammina accanto ai giovani”.

Come? Ripartendo dalla Parola che “ci educa ad ascoltarci, a riscoprire una nuova socialità, ad imparare a conversare di cose che nutrono e non distruggono il cuore dell’uomo”, insomma a tracciare “uno stile nuovo nello stare e vivere la comunità”.

Allora, la novità di questo secondo anno è la pluralità dei cantieri, “I cantieri di Betania”: spazi di ascolto e di ricerca su temi prestabiliti, in sintonia con le singole realtà locali.

Ogni cantiere farà leva sulla narrazione dell’esperienza e condurrà a momenti di approfondimento e di formazione, avvalendosi di competenze specifiche.

È auspicabile che tutte le comunità siano coinvolte nell’esperienza dei cantieri, come momento di riflessione e di partecipazione attiva, che non comporta la sospensione della pastorale ordinaria, ma che, in essa, trova la linfa per nutrirsi e rafforzarsi.

La conversazione spirituale rimane la metodologia più idonea per un esercizio di ascolto, mediante tre passaggi: delimitare, approfondire, costruire.

Delimitare l’ambito di riferimento, sul quale occorre esercitare l’ascolto.

Approfondire l’interpretazione per superare un ascolto superficiale e fare opera di discernimento.

Costruire, secondo la logica della scelta, possibili piste di lavoro.

Il gruppo di coordinamento nazionale suggerisce tre cantieri, al fine di attivare l’ascolto di mondi che, spesso, restano in silenzio o inascoltati:

  • IL CANTIERE DELLA STRADA E DEL VILLAGGIO
  • IL CANTIERE DELL’OSPITALITÀ E DELLA CASA
  • IL CANTIERE DELLE DIACONIE E DELLA FORMAZIONE SPIRITUALE

Il cantiere della strada e del villaggio richiede un raccordo con chi, meglio, conosce i linguaggi di ambiti e mondi lontani da quelli ecclesiali. Potrebbero entrare in campo: la Caritas e le molte associazioni, i cui cristiani sono presenti nel mondo del lavoro, del sindacato, delle professioni, della cooperazione e del terzo settore, delle realtà laiche …

Il cantiere dell’ospitalità e della casa approfondisce l’effettiva qualità delle relazioni comunitarie e la tensione dinamica tra fraternità e missionarietà, includendo la cura della “casa comune”. Questo ambito si presta all’attivazione di cantieri decentrati sul territorio, oltre che sulle strutture amministrative delle “unità pastorali”, con opportune catechesi bibliche ed esercizi spirituali …

Il cantiere delle diaconie e della formazione spirituale mira a riconnettere la diaconia con la sua radice spirituale per vivere la “fraternità mistica, contemplativa, che sa guardare alla grandezza sacra del prossimo, che sa scoprire Dio in ogni essere umano” (Evangelii Gau- dium, 92).

Si includeranno i laici, i ministri ordinari, i consacrati e tutti coloro che sono già impegnati nella comunità, all’interno della quale svolgono un servizio.

Gina Ferrara

È, questo, un impegno che coinvolge tutta la cristianità per riprendere un cammino di speranza, dopo la sosta pandemica.
E, come a “Le nozze di Cana” (GV.2,1-12), Maria si mostra attenta per la sorte degli sposi, intercede presso suo figlio Gesù e organizza la speranza con i servi, così il popolo di Dio faccia tesoro dei cinque verbi indicati dal Papa nell’esortazione: “la Chiesa “in uscita” è la comunità di discepoli missionari che prendono l’iniziativa, che si coinvolgono, che accompagnano, che fruttificano e festeggiano” (Evangelii Gaudium, 24).

In questo contesto, accogliamo l’invito ad agire del nostro Vescovo, Mons. Vincenzo Orofino, in occasione del primo tavolo diocesano, quando ha marcato il significato del termine “corresponsabilità”, come risposta personale a Dio che ci chiama …

Nel nostro “piccolo” rispondiamo alla chiamata, con il piacere di farlo nella condivisione.

N.B.: chi è impossibilitato a reperire il cartaceo oppure desidera scaricare il giornale “La Parrocchia” basta cliccare sul link a seguire.

La Parrocchia Anno III nr. 3 Novembre 2022

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi