Antonio Fortunato
In occasione del centenario della nascita di Rocco Scotellaro, poeta, politico e meridionalista, si è svolto l’incontro programmato dalla sezione del Partito Democratico domenica scorsa per rievocare la vita, le opere e l’azione politica e amministrativa del giovane intellettuale di Tricarico.
Dopo l’introduzione del segretario di sezione Giuseppe Di Giacomo, la professoressa Enza Berardone, sorella del compianto amico e compagno SANDRINO al quale l’assemblea ha tributato un affettuoso ricordo, ha svolto un’ampia e accurata relazione su tutti gli aspetti della breve esistenza del “Sindaco Rosso“. Si è soffermata in particolare su SCOTELLARO poeta anche perché la professoressa è una cultrice della poesia.
Alla fine del dibattito ha declamato una poesia di SCOTELLARO e un’altra scritta da lei dedicata a lui.
Nel mio intervento, collegandomi all’attività politica e amministrativa del giovane sindaco socialista, che si caratterizzò quasi esclusivamente allo sradicamento delle fonti del malessere secolare della nostra società all’occupazione delle terre incolte di proprietà dei latifondisti, alla partecipazione della legge sulla Riforma Agraria del Sud e in particolare della Basilicata, alla volontà di coinvolgere quando era sindaco la popolazione di Tricarico per la soluzione dei problemi come dimostra la fondazione dell’Ospedale Civile nel 1947, realizzato con il contributo economico e umano dei cittadini, ho esortato tutti noi di far tesoro degli insegnamenti, del modo di concepire la politica fatta di coerenza tra quello che si dice e ciò che si fa che il sindaco SCOTELLARO ci ha lasciato in eredità.
Come il giovane intellettuale ha profuso tutte le sue energie, la sua passione e il suo amore per togliere dalla miseria atavica i suoi contadini e braccianti, così noi dobbiamo raccogliere tutte le forze, l’esperienza e la passione che alcuni di noi ancora hanno per non far morire il nostro paese, per arrestare il lento declino dell’economia, del commercio, della cultura, del vivere civile che sta permeando la nostra società.
Dobbiamo continuare pertanto l’esperienza del comitato civico SCELTA COMUNE che ha permesso con tante difficoltà la presentazione della relativa lista alle elezioni comunali del 2020 allargandolo alle associazioni, alla proloco, alla parrocchia per individuare le priorità per lo sviluppo del paese. Deve essere chiaro a tutti noi che Francavilla non può e non deve morire. Per far ciò non basta l’entusiasmo senile di una serata, ma abbiamo anche bisogno dell’entusiasmo dei giovani, di idee nuove e molto impegno se vogliamo uscire dallo stato di vivere alla giornata e vivacchiare.