Maurizio Bolognetti
A partire dalle ore 23.59 di giovedì 9 novembre, inizierò un’azione nonviolenta (sciopero della fame) per chiedere che venga onorato quel diritto a poter conoscere che da forza, sostanza e contenuto alla parola democrazia. La cancellazione del mio storico canale Youtube è stata accolta da un assordante e indecente silenzio.

Muto l’Ordine dei giornalisti (ad iniziare da quello lucano) e muta la Fnsi (vero Oliveto?). Un silenzio che segue quello che ha accompagnato la decisione di Radio Radicale di rescindere il mio contratto di collaborazione nel settembre 2022, dopo un anno di sostanziale mobbing (sono stato pagato per non fare nulla). Al di là della mia personale vicenda, ho a più riprese posto una questione: è accettabile che grandi multinazionali, che agiscono in regime di monopolio/oligopolio, possano vestire i panni di giudice, boia, giuria e PM? A mio avviso no. Chiedo alla stampa libera, se ce n’è ancora una, di darmi la possibilità di illustrare le ragioni della mia iniziativa.
A breve mia nota. Intanto grazie.