Ernesto Calluori
Questa volta ci soffermiamo, brevemente, sulla modalità del rapporto di lavoro con lo Smart Working entrato su vasta scala nel mondo di lavoro sia pubblico che privato.

Il Ministero del Lavoro definisce la “nuova modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali stabilita mediante un accordo tra dipendente e datore di lavoro che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro favorendo la crescita della sua produttività “. Si tratta di una nuova filosofia sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione. E’ una modalità che presuppone quindi, un profondo cambiamento culturale e una revisione radicale del modello organizzativo dell’azienda. Alcuni vantaggi risultano evidenti: prima di tutto la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro.
Infatti, lavorando da casa si riesce a gestire meglio il proprio tempo per disporre l’introduzione dello smart working da essere considerato una misura di benessere aziendale che alla fine si riflette in positivo sulla produttività. Insomma, lo smart working è una leva di cambiamento per le pubbliche amministrazioni e i suoi dipendenti che consente di combattere la burocrazia e promuove la collaborazione, la programmazione e la gestione dei risultati. Mette al centro le persone all’interno di un progetto più ampio che punta alla valorizzazione delle persone.