Comunicato Stampa
“Oggi che è l’ultimo giorno di campagna elettorale voglio occuparmi di un tema che, nonostante sia il problema più rilevante e devastante che colpisce i cittadini, viene troppo trascurato.
Parlo della povertà, delle milioni di persone che a volte non riescono a mettere il piatto a tavola, non hanno una casa, non si possono curare”.
L’eurodeputato uscente, ricandidato con la lista Pace Terra Dignità, Piernicola Pedicini lancia un appello sul dramma povertà.
“Mi voglio occupare di questo per evidenziare come è squallido vedere che il centrodestra di governo, la Meloni, i suoi ministri, ignorano questa piaga. Non ne parlano mai nei loro comizi, nelle interviste, e quando ne parlano lo fanno con disprezzo, con distacco, con arroganza.
Il governo italiano dovrebbe mettere al primo posto questa emergenza, che com’è noto colpisce prima di tutto il Sud, invece ha addirittura bloccato e attaccato il reddito di cittadinanza. L’Europa se ne dovrebbe occupare con impegno e determinazione, invece è concentrata a inviare armi per la guerra in Ucraina.
Il «Rapporto annuale 2024» dell’Istat, – evidenzia Pedicini – dice che in Italia una persona su dieci vive sotto la soglia minima di povertà. Istat evidenzia un peggioramento rispetto al 2022 della condizione delle famiglie. Il ceto medio si è andato riducendo e impoverendo anche se le differenze «tra chi sta bene e chi sta male» sembrano diminuire, ma al ribasso, perché la situazione economica è peggiorata per quasi tutti.
L’inflazione che ha visto l’aumento in particolare dei prezzi dei generi alimentari, nel 2023, ha determinato l’incremento della spesa per le famiglie del 9,0% per i prodotti alimentari, e questo ha pesato soprattutto sulle fasce più deboli.
Ancora una volta, come è successo con la pandemia che ha visto le persone in povertà assoluta crescere di un milione in un anno, si parla dei «nuovi poveri», e sono tante le persone che pur con un lavoro si ritrovano in situazione di «povertà assoluta».
Non scordiamoci che la soglia di povertà assoluta è calcolata, come media in Italia, di 1.150 euro mensili per due persone.
A livello territoriale – sottolinea il candidato alle europee Pedicini – ci sono le stesse differenze di sempre: nelle regioni del Centro e del Nord Italia l’incidenza della povertà assoluta è inferiore alla media nazionale, mentre è superiore nelle regioni del Sud e delle isole.
Tra il 2014 e il 2023 la quota delle famiglie povere è quasi raddoppiata. Nel Nordovest dell’Italia si è passati dal 4,6 all’8 per cento, nel Sud è stato raggiunto il 10,2 per cento.
Questo è il momento in cui la pace nel mondo è fortemente minacciata e non possiamo dare nulla per scontato. Pertanto parlare di nuove povertà è di primaria importanza. Un bisogno che si manifesta in un senso di insicurezza e di precarietà acuito dalla paura della guerra”.