Leonardo Pinto
La metafora rende bene l’idea.
Il gruppo di lavoro dell’ANSB (Associazione Nuova Sanità e Benessere), costituito dalla Presidente Prof.ssa Felicia Rasulo, dal V.P. Dott.Giuseppe Savino, dalla Dott.ssa Anna FERRARA, dalla Prof.ssa Vittoria Leone, da Maria Rinaldi e dall’Avv.Leonardo Pinto, con la consulenza della Dott.ssa Maria Cristina Martini, primaria in quiescenza di medicina interna/pneumologia dell’Ospedale di Villa D’Agri, ha fatto la radiografia alla sanità pubblica lucana.
Sono emerse criticità organizzative e funzionali delle aziende sanitarie malamente eterodirette dalla politica.
Le responsabilità di tale situazione sono certamente del centrosinistra che ha “regnato” in Basilicata, ininterrottamente, dal 1970 al 2019, cioè per cinquant’anni, favorendo la sua sostituzione con un centrodestra inadeguato ad occuparsi della sanità pubblica.
Il quadro emerso è desolante: aggressioni di medici e infermieri nei pronto soccorso, sguarniti di posti di polizia, da parte di cittadini costretti ad aspettare anche 10-15 ore prima di essere visitati; mancata copertura dei posti vacanti dei medici e infermieri andati in pensione; le guardie mediche che non assolvono alle loro funzioni per evitare “intasamenti” ai pronto soccorsi; medici di famiglia utilizzati anche per la guardia medica; piante organiche aziendali di medici e infermieri che non garantiscono la continuità dei servizi; disorganizzazione, carenze funzionali e strutturali dei PPI (punto di primo intervento) e dei PTS (Punto Territoriale di Soccorso 118); reparti e servizi ospedalieri a rischio di chiusura; lunghe liste di attesa per visite specialistiche.
A tutto questo si aggiungono le pretese di medici di scegliersi le sedi dove prestare servizio, assecondate dalla politica; cosa assolutamente non consentita ai dipendenti pubblici, i quali sono tenuti a prestare la loro attività lavorativa laddove è necessario.
È stato altresì rilevato con grande stupore che, attualmente, per sopperire alla carenza di medici si fa ricorso ai c.d. medici “gettonisti”, della cui spesa nessuno ha il coraggio di parlare per evidenti ragioni di pudore.
Un medico gettonista guadagna circa 900 euro al giorno; è il grande affare che si consuma quotidianamente nella sanità pubblica.
Infatti, il relativo contratto di collaborazione professionale prevede un compenso di euro 800-900 circa per turno. Inoltre, secondo il Segretario Nazionale Anaao-Assomed, chi si reca al pronto soccorso il più delle volte viene visitato da medici privi di specializzazione e percorso professionale adeguati.
Per la ANSB, la centralità della sanità pubblica è rappresentata dal malato e non dai medici, dagli infermieri e né dal personale tecnico e amministrativo.
Gli Ospedali sono stati pensati per curare i malati, ma non per far lavorare medici e infermieri; così la scuola è stata pensata per istruire e formare e non per far lavorare gli insegnanti; pure i Tribunali sono stati pensati per amministrare la giustizia per il mantenimento della pace sociale, ma non per far lavorare magistrati, avvocati e cc.
Si tratta di principi, sebbene elementari, che sfuggono ai politici. Come sfugge altra questione importante: la salute umana non ha colore politico e va tutelata, secondo l’art.32 della Costituzione, a prescindere dal sesso, dalla razza, dal credo politico e religioso, dall’età, dalla nazionalità, dalle condizioni sociali ed economiche dei cittadini. Da ciò consegue che l’ANSB, che non persegue interessi corporativi, in ossequio alle sue finalità statutarie, si confronterà e collaborerà con chiunque sia disponibile a livello politico e istituzione a farsi carico delle gravi criticità che affliggono la sanità pubblica lucana.
Alle ultime elezioni regionali la nomenclatura del PD (Speranza, Boccia, Bubbico, Santarsiero, Gianni Lettieri, De Filippo, Gianni Lettieri, Cifarelli & C., giova ripeterlo), anziché allearsi con la società civile per affrontare e risolvere anche le problematiche della sanità pubblica, con una grande levata di ingegno, si è alleata con Chiorazzo, fondatore della cooperativa Auxilium, che svolge -in regime di concorrenza- attività proprie delle aziende sanitarie pubbliche. _Quindi è stato preferito Angelo Chiorazzo, discepolo di Andreotti, CL, La Cascina, espressione della cooperativa Auxilium, alla società civile che aveva ed ha come unico obiettivo la tutela della salute senza scopo di lucro.
Stante l’inaffidabilità politica del centrosinistra, sostenitore di Chiorazzo, concorrente privato della sanità pubblica con Auxilium, la ANSB -per il raggiungimento delle sue finalità statutarie- interloquirà e collaborerà con chiunque altro voglia farsi carico delle criticità della sanità pubblica lucana per una puntuale tutela della salute e dell’ambiente.
Avv.Leonardo Pinto – Presidente Onorario ANSB