Comunicato Stampa
Castelnovo ne’ Monti, 16 settembre 2024 – Alla presenza di Simona Sentieri, curatrice della mostra, dell’assessore alla cultura del comune di Castelnovo ne’ Monti, Erica Spadaccini, del pittore G. Bergamin, dei poeti Prospero e Valerio Cascini e dell’ editore-fotografo S. Monetti, è stata inaugurata presso il Centro Laudato Si’ – Pietra di Bismantova la mostra “I Luoghi dell’Anima”. Un evento che ha saputo fondere poesia, pittura, fotografia e canto, unendo due territori appenninici distanti, ma intimamente legati da una comune sensibilità artistica.
L’assessore alla cultura Erica Spadaccini ha aperto la cerimonia con un discorso che ha trasmesso calore umano e grande competenza. Ha sottolineato come l’identità dei territori lucani e di quelli emiliani sia unita dal denominatore comune degli Appennini. Queste montagne, che attraversano l’Italia da nord a sud, rappresentano non solo un confine naturale, ma anche un ponte che collega le cultura e le sensibilità artistiche di due regioni apparentemente distanti, ma profondamente affini. “Gli Appennini”, ha affermato l’assessore, “hanno condotto, in senso figurato, a una comune sensibilità verso l’arte nelle sue variegate sfaccettature, arricchendo il vivere ‘insieme'”.
Simona Sentieri, curatrice della mostra, ha condiviso il pensiero dell’assessore Spadaccini, aggiungendo che i legami umani nati in questa occasione rappresentano un viatico per avvicinare, in senso metaforico, i Sassi di Matera e la Pietra di Bismantova. Sentieri ha poi sottolineato come l’arte sia un potente strumento di dialogo e connessione tra cultura e territorio. Il pittore G. Bergamin e l’editore-fotografo S. Monetti hanno espresso la loro disponibilità a continuare questo percorso di scambio culturale e artistico. Monetti ha ricordato l’importanza del progetto Lucanità, il coinvolgimento della Regione Basilicata e il desiderio di includere la diaspora lucana in tutte le associazioni culturali del mondo.
Durante l’inaugurazione, il pubblico ha potuto godere delle emozionanti declamazioni poetiche dei cugini Cascini. Prospero Cascini ha recitato “Le Orme”, una poesia carica di significato e di immagini evocative:
“Non mi fermerà/ l’asperità del cammino/ né lo sciacquio del mio passo/ riconoscerò/ la tua orma/ la stessa incavata nella spiaggia/ … tra gli ombrelloni e gli aquiloni.”
Valerio Cascini ha invece proposto “A Sta Terra Lucana”, Aggiarumanì. Aggia Rumanì a sta terra./ a li hinestre,a l’ partenze amare/ nda sckuma i li mari./Aggia turnà come facisti to/ Aggia turnà sopa a tomba tuia/ nda li calanghi r’Aliano/ un inno alla propria terra d’origine, declamato anche in dialetto lucano, a cui è seguita la traduzione in lingua italiana eseguita da Simona Sereni.
Prima di dichiarare ufficialmente aperta la mostra, Katya Sereni ha emozionato i presenti con la sua interpretazione del canto tradizionale “Maremma”, concludendo così un evento che ha saputo unire la poesia, la pittura, la fotografia e il canto in un’unica, potente celebrazione dell’arte. La mostra “I Luoghi dell’Anima” rimarrà aperta fino al prossimo mese, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva che attraversa i paesaggi dell’anima, dagli Appennini lucani fino a quelli emiliani.
Un evento che segna non solo l’incontro di artisti, ma anche quello di comunità accomunate dall’amore per l’arte e la cultura.