Antonio Fortunato
Stamattina in montagna e precisamente nella contrada Avena del comune di Francavilla sul Sinni mi è apparso davanti ai miei occhi quello che doveva essere il villaggio turistico “Bosco Avena”, realizzato negli anni ’90 del secolo scorso, per sviluppare il turismo nel nostro territorio. Invece è una struttura, costata circa due miliardi di vecchie lire, abbandonata alle intemperie e all’avanzamento della vegetazione, rovi e cespugli vari.
Non è mai entrata in funzione se non per una breve parentesi. Ma la cosa più grave è che nel corso degli anni sono stati fatti interventi per migliaia e migliaia di euro per riparare i danni provocati dalle azioni vandaliche e dai continui furti. Che male abbiamo fatto noi francavillesi ad assistere (anzi ignoriamo finanche) a queste malefatte degli amministratori comunali? Come possiamo attrarre i turisti da noi, mentre gli altri comuni del circondario sono molto avanti nel campo in questo campo?
Altre opere completate e mai utilizzate o utilizzate in parte sono:
- Ex casa di riposo destinata a un centro del Dopo di Noi; mentre il centro Don Terracina in contrada San Biase è abbandonato. Data la maestosità della struttura, essa è utilizzata solo in parte;
- Opere sportive realizzate con mutui per molte centinaia di migliaia di euro che noi dobbiamo pagare per tanti tanti anni, non vengono utilizzate. Se qualche campetto funziona, i ragazzi fruitori devono pagare fior di euro per giocare una partitella a calcetto. È possibile che dobbiamo pagare sempre tasse?
- Il comune di Francavilla assunse anni fa due giardinieri per la nostra villa comunale. Perché non sono operativi nei giardini pubblici e perché dobbiamo sborsare soldoni a personale esterno per la stessa funzione? Sono soldi sprecati, soldi delle nostre tasche.
- Il palazzo Ciminelli in via Roma dal 1990 non è stato utilizzato mai, anzi oggi in seguito a dei lavori antisismici sospesi, è completamente inagibile. Anche qui centinaia di milioni di lire sono stati buttati alle ortiche.
- Il circolo culturale “N.Panevino” di Aliano, il 28 maggio 2022, ha organizzato l’estemporanea interregionale di pittura riservata agli studenti delle classi terminali degli istituti d’arte sezione murales, ispirati tutti al romanzo di Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, per realizzare un museo storico all’aperto. La superficie dei murales finora realizzati è di circa 200 metri lineari.
Per il nostro murales di piazza San Francesco non si poteva fare la stessa cosa invece di spendere migliaia e migliaia di euro? Mi fermo qui.
Un’amministrazione comunale non si giudica dalle opere realizzate sempre in un settore (nel nostro caso sempre su opere sportive); ma la sua bravura sta nell’individuare le opere prioritarie da realizzare per una completa fruizione da parte dei cittadini. Che dovrebbero essere coinvolti democraticamente anche nella scelta decisionale.