Chiara Lostaglio
Il 13 novembre di 50 anni fa volava in cielo, sulle scope di Miracolo a Milano, Vittorio De Sica, fra i massimi attori e registi cinematografici di ogni tempo; ciociaro di Sora nato nel 1901 era morto a Parigi nel 1974, il 13 novembre.
Fu uno degli autori di maggiore rilievo della stagione neorealista del cinema italiano. Vinse l’Oscar per il migliore film straniero con Sciuscià (1948), Ladri di biciclette (1950), Ieri, oggi, domani 1963) e Il giardino dei Finzi Contini (1972). Attore e regista, autore e cantante, magnifico esempio di uomo di spettacolo e di cultura come pochi al mondo. Il nostro CineClub a lui dedicato lo ricorda con il rispetto e l’affetto che si porta ai padri di saggezza e di cultura.
Molte le attività che lo hanno celebrato in questi mesi autunnali, dopo la Mostra di Venezia, con la presenza di decine di iscritti come da 30 anni. Con la divulgazione della Cultura Cinematografica dalla Basilicata all’Italia, i mesi di settembre ed ottobre rappresentano, per le attività del CINECLUB “VITTORIO DE SICA” Cinit, quelli dove si svolgono più attività “in movimento” ossia in regione e fuori regione. In questo mese di ottobre si tengono periodiche lezioni di cinema al Carcere minorile di Potenza, progetto di volontariato culturale e formazione con l’Associazione nazionale “Libera” fondata da Don Luigi Ciotti, su proposta del Tribunale dei Minori: abbiamo iniziato con il cortometraggio “Il legionario” del regista bielorusso Hleb Papou; a seguire, a Rapolla, la lezione di Cineturismo ai corsi Omcti per operatori marketing culturale; il 26 la trentennale edizione della Falconeria al Castello Federiciano di Melfi, con intervento sul valore del Cinema nella storia medievale; il 28 presso il Crob-Ircss di Rionero in Vulture, nel mese della prevenzione, il De Sica è chiamato ad organizzare e presentare il film C’è ancora domani; il giorno 31, a Melfi presso il Circolo femminile Aurora, presentazione e dibattito sul film francese Tra due mondi.
Seguirà nelle prossime settimane la presentazione del nuovo libro di Rocco Papaleo Perdere tempo mi viene facile in Palazzo Fortunato a Rionero. Dunque, momenti di rilevante impatto della cultura cinematografica con la comunità secondo l’assunto: Lo sguardo come una eclissi, sul mondo interiore. E un’apertura al rapporto con il mondo…