Gli angoli del mio paese, Francavilla sul Sinni, tra passato e presente

Vogliamo illustrare gli angoli, i rioni, i particolari del nostro paese in modo che ognuno di noi ci si può vedere, può avere emozioni per i ricordi che ha nella mente e nel cuore e fare un confronto tra il passato e la realtà di oggi. Partiamo dalla Piazza dei Senisesi, piazza Luigi Viceconte-Magistrato-già Piazza Rinaldi. La Piazza viene chiamata dei Senisesi per il fatto che in questo angolo del paese i contadini di Senise vendevano ortaggi e frutta trasportati con asini e muli fino al 1982/83, quando andò in funzione il mercato coperto in via Porta Pia.

Francavilla Piazza Viceconte (Senisesi), anni ’60, venditori Senisesi contadini

La piazzetta è stata intotolata dopo la sua morte al Magistrato Luigi Viceconte, nonno del compianto Avv. Luigino Viceconte.
Essa, occupando un punto centrale del paese, è stata il punto di riferimento della vita pubblica in passato, e dopo la caduta del fascismo ha visto l’affermazione della vita democratica con comizi (anche con il contraddittorio negli anni 50), manifestazioni, dibattiti e così via. Oggi quella che è stata l’agorà di Francavilla, non svolge più questo ruolo, se non in maniera occasionale. Si svolgono eventi culturali e musicali quando sono nella programmazione delle feste.

Francavilla Piazza Viceconte (Senisesi), anni '50
Francavilla Piazza Viceconte (Senisesi), anni ’50, comizio da casa Giordano

Le case che si affacciavano nella piazza erano con un piano terra e un primo piano con le scale esterne. Poi sono stati costruiti altri piani incorporando le scale all’interno del fabbricato. Da molti anni i negozi fiorenti di tessuti, alimentari e generi diversi, botteghe di barbieri, calzolai e sarti sono chiusi. Così come è chiuso l’albergo Buongusto, della famiglia Spaltro Leopoldo.

Francavilla Piazza Viceconte (Senisesi), anni '50
Francavilla Piazza Viceconte (Senisesi), anni ’50

La casa del compagno defunto Antonio Giordano esiste ancora, (oggi libreria Capuano) ristrutturata; da questo balcone la sezione Comunista teneva i suoi comizi. Nella pianta del nostro centro abitato di fine ottocento, nella piazza risulta una casetta che sembra un’appendice di fronte al palazzo Viceconte (attuale studio dell’ingegnere Felice Viceconte). Tra le due abitazioni c’era una intercapedine,un vicoletto non agibile se non per qualche bisogno fisiologico urgente.

In questo angolo si vendevano il pesce e le angurie. Vogliamo ricordare il responsabile, il signor Acquafredda Raffaele. Negli anni ’60 questo fabbricato fu abbattuto per conferire un aspetto più suggestivo e funzionale a questo spazio pubblico.

Francavilla Piazza Viceconte (Senisesi), anni '70
Francavilla Piazza Viceconte (Senisesi), anni ’70

La situazione odierna è quanto meno angosciante:abbiamo un parcheggio a pagamento con un numero di auto di meno perché c’è un gazebo regolarmente autorizzato dall’amministrazione comunale. Da qui cogliamo subito il segnale del declino socioeconomico e demografico di Francavilla

5 riguardo a “Gli angoli del mio paese, Francavilla sul Sinni, tra passato e presente

  1. Abbiamo abitato la casetta del defunto Antonio Giordano nel lontano 1984 per circa un anno con mia moglie e il figlioletto appena nato. Si lavorava per l’Agenzia Tecnica del futuro parco del Pollino con un amico di San Severino e un secondo di Cersosimo.
    Ricordo il balconcino che dava sulla piazzetta con di fronte il negozio del macellaio, sulla sinistra quello di un orologiaio e a pian terreno la cartoleria dell’amico Capuano.
    Ricordo in particolare i comizi elettorali che si tenevano dai balconi sottostanti e gli amici che approfittavano del nostro balconcino per godersi lo spettacolo : Luigi Viceconte per il PC e Antonio Amatucci per la DC.
    La piazza era gremita di cittadini francavillesi e di cani randagi per assistere alle rivendicazioni e ai programmi dei papabili. Propositi espressi sovente con molta vemenza se non agressività.
    Ricordo pure il vicoletto sulla destra di casa nostra che serviva spesso come luogo per confezionare il sugo di pomodoro.
    Con gli amici che venivano a trovarci (Zullo, Vincenzullo, Leonardo, Mango, Nino, Lucio, Giorgio ed altri) ci si mettava sul balconcino con un bicchiere di vino a prendere il fresco e a rifare il mondo o per lo meno l’area del Pollino. E alla nascita del nostro bambino (Luca come Lucano) le visite si moltiplicarono.
    Questi, ed altri ancora, sono i ricordi che si sono risvegliati alla lettura di questo articolo. Ricordi di 40 anni fa che restano sempre vivi nella mente e nel cuore.

    Silvio Guindani
    Losanna (Svizzera)

    1. Con piacere ho letto il suo commento in cui rievoca il periodo trascorso a Francavilla per ragioni di lavoro e i ricordi che il mio scritto le ha fatto rivivere a distanza di 40 anni.Io mi ricordo di voi essendo all’epoca un amico e compagno di Vincenzullo.Ricoprivo la carica di assessore comunale con il compianto Luigi Viceconte. Ricorda molto bene anche il clima elettorale che si respirava. Complimenti!!!Eravamo per la precisione nel 1983,maggio giugno.
      Auguri di ogni bene a lei a sua moglie e al lucano Luca.
      Cordiali saluti.

      1. Grazie Antonio
        Anch’io mi ricordo di te tramite il compagno Vincenzullo.
        Non sapevo che il nostro balconcino (da dove noi si assisteva ai comizi) ai tempi serviva alla Serzione Comunista di Francavilla. Ne sono onorato. Mi ricordo pure che all’occasione del comizio di giugno ’83, parlando della situazione nelle campagne, il futuro sindaco Amatucci rivolto a noi disse : “pure nostri amici svizzeri possono testimoniare della miseria delle nostre campagne …”.
        Diversi anni fa siamo ritornati a Francavilla dopo 40 anni (!!) di assenza e abbiamo ritrovato gli amici (ma purtroppo non Mango) come pure il figlio di Vincenzullo di cui non mi ricordo il nome. Un’accoglienza fenomenale, non siamo nemmeno riusciti a pagare un caffé. È stato un immenso piacere rivedere tutti.
        Ancora grazie del tuo gentile commento al mio scritto, tanti auguri per le feste di fine d’anno e, magari, a presto di nuovo a Francavilla
        Silvio

    2. Gent.mo Signor Silvio,
      ricordo molto bene la sua famiglia che abitava nella casetta di Giordano.Io ero amico e compagno di Vincenzullo Costanza e ricoprivo la carica di assessore comunale, sindaco Luigino Viceconte.Mi fa piacere che lei conserva nitidamente i ricordi del paese fisico e politico.In particolare l’aspetto elettorale delle amministrative (elezione del sindaco)svoltesi nel giugno 1983.
      Oggi le cose sono cambiate completamente. Purtroppo,ritengo in peggio sia nel nostro paese che in tutta l’area del parco del Pollino.
      Augurando a tutti voi buone cose e serene festività natalizie,cordialmente saluto.

      1. Si penso che è sopratutto il clima politico che è cambiato in peggio non solo a Francavilla e sul Pollino ma in tutta Italia. E in tutto il pianeta. C’è odore di guerra e il fascismo sta imperversando dappertutto. Spero che i nostri figli e nipotini non ne patiranno troppo. Ma restiamo positivi.
        A presto, magari sul Pollino

        Silvio

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