Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua Pace!

È questo il tema scelto dal Santo Padre Francesco per la 58ª giornata mondiale della Pace, che ogni anno si celebra il 1° Gennaio e che diventa proposito per l’anno iniziato.

La nostra comunità, anche quest’anno, vuole fare suo questo monito che diventa sempre più impegno urgente.

Diversi sono gli appuntamenti che diventano occasione per educarci alla cultura della Pace partendo dal nostro piccolo.

La Luce della Pace di Gerusalemme
La Luce della Pace di Gerusalemme

Già il 21 dicembre, come fatto anche l’anno scorso, abbiamo accolto la luce della Pace proveniente da Betlemme, grazie all’impegno degli Scout, che da più di trent’anni si impegnano attraverso questa iniziativa a sensibilizzare le comunità alla preghiera per la Pace. La luce, accolta dai bambini e dalle famiglie è stata innanzitutto portata in chiesa, vicino al presepe, e da lì tante famiglie hanno accesso le loro candele e questa fiamma è stata portata in tante case e a tante persone, soprattutto a coloro che vivono un momento difficile. L’iniziativa della luce di Betlemme è stata il primo passo di un cammino che ben si sposa con quanto il Papa stesso ci invita a fare nel suo messaggio per la giornata della Pace, ovvero iniziare processi che ci educano ad una cultura della pace superando isolati gesti di assistenzialismo.

Accoglienza della Luce della Pace
Accoglienza della Luce della Pace

Il tema scelto per questa giornata ci aiuta a cogliere in pienezza il senso del Giubileo appena iniziato. Come ci insegna la tradizione ebraica, il Giubileo è l’occasione per ricentrare le nostre relazioni, innanzitutto quella con Dio e successivamente quella tra i fratelli al fine di abitare su questa terra in un’ottica di comunione, dove la pace diventa condizione necessaria.

Vogliamo fare nostro l’appello del Papa, che anche in questo Giubileo, invita a pacificare le nostre relazioni, eliminando ogni tipo di debito, innanzitutto quello del peccato ma anche quelli di carattere finanziario ed ecologico che generano delle vere e proprie strutture di peccato o che di esse ne sono il frutto.

Avvenire Pace

Consapevoli che ogni persona è una risorsa per questo mondo, come ci ricorda il Papa, siamo chiamati a fare nostro l’atteggiamento della gratitudine che ci aiuta a vedere ogni cosa come dono di Dio, dono che va condiviso, dono che genera fraternità.

Contemplando la misericordia di Dio vogliamo aprirci alla speranza che ci permette di rialzare chi è caduto, fasciare i cuori spezzati e liberare da ogni forma di schiavitù.

Accogliamo, allora, l’appello del Papa che ci consegna tre gesti “forti” che generano pace e che ci aiutano a vivere il Giubileo: eliminare il debito finanziario dei paesi poveri, rispettare la dignità della vita umana eliminando la pena di morte e, in ultimo, destinare i soldi utilizzati per gli armamenti per politiche che promuovono lo sviluppo integrale dell’uomo.

Santo Padre, apertura Porta Santa 24 dicembre 2024
Santo Padre, apertura Porta Santa 24 dicembre 2024

Facciamo, dunque nostro l’appello del Papa, consapevoli che queste linee tracciate possano aiutarci come comunità ad essere costruttori di Pace, tema che continueremo ad approfondire per tutto il mese di Gennaio, grazie all’animazione dell’Azione Cattolica, che ogni anno dedica in questo mese, una trasversale riflessione su questo tema al fine di educarci alla cultura della Pace.

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